Si scrive Campo Paradiso, si legge Campo Paradiso «di Soccavo»: perché il complesso sportivo, che per anni è stata la sede sociale, degli allenamenti e dei ritiri del Napoli, era anche il simbolo di un intero quartiere; un quartiere che ora sogna il rilancio di una struttura, unica nel suo genere, che dopo anni di abbandono torna a vivere grazie a Fabio Cannavaro.
Come riporta il Mattino, l’ex campione del Mondo, ha voluto salvare dal degrado quella che fu la «casa» di Maradona e dopo una lunga trattativa, è riuscito a rilevare il complesso che si avvia alla ristrutturazione.
In questi giorni, si sta procedendo ancora con la fase della pulizia, di quello che tecnicamente viene definito «sfratto». Negli anni, infatti, al Campo Paradiso non erano solo cresciute erbacce nel campo, ma crolli e degrado nelle tre palazzine, uffici, spogliatoi e camerate avevano fatto il resto.
La fase di divisione dei rifiuti per differenziarli e conferirli in discarica è dunque lavoro di non poco conto, ma è ormai la fase finale. Anche il sindaco Manfredi ha espresso «pieno sostegno» a Cannavaro «per la realizzazione di progetti legati allo sport e al sociale».
Non è da escludere che per le iniziative sociali venga coinvolta anche la fondazione che Cannavaro-Ferrara.
Il lavoro di pulizia, in ogni caso, durerà ancora qualche giorno, poi i progetti futuri sul campo Paradiso saranno resi pubblici. Quel che è certo, è che finalmente il campo Paradiso è stato salvato dall’abbandono e che il sindaco intende stare al fianco dell’ex azzurro.
Manco a dirlo, non più tardi di 48 ore, Manfredi ha rimarcato la «necessità di rifare lo stadio di Fuorigrotta per gli Europei del 2032» e di avere «un nuovo Palazzetto dello Sport, rilanciando il Mario Argento». Ecco perché la rinascita del Campo Paradiso è un evento di portata rilevante, quasi storica. Per quello che ha significato e per la storia futura che può rappresentare .