Emanuele Calaiò, ex calciatore ed ora dirigente sportivo, ha parlato a Radio Goal del Napoli e del momento di Kvaratskhelia, in gol con la sua nazionale: “Già da ieri sera su Instagram mi sono arrivati messaggi del fatto che Kvara avesse esultato come me. Mi rende orgoglioso, poi c’è da capire se lui sa della mia esultanza e se la ripeterà. È una bella cosa. È un Kvara nazionale, non è un caso che sia nella lista dei 30 più forti d’Europa. L’anno scorso facevano fatica tutti a tenerlo a bada, ora è normale che gli avversari siano più guardinghi. Quest’anno deve trovare nuove soluzioni per sorprendere i terzini avversari che iniziano a conoscerlo. Anche io, quando non segnavo per molto tempo, ci soffrivo e mi intestardivo. Quando mi sbloccai, a Napoli, ruppi la bandierina dallo sfogo. Lui cercava il goal per potersi liberare ed è normale che sia così. Garcia? L’obiettivo è quello di riprendersi lo spogliatoio dopo la brutta figura fatta contro la Fiorentina. Possibile assenza di Osimhen? Raspadori prima punta mi piace, l’ho visto bene anche in nazionale, è uno che non dà punti di riferimento e non mi dispiacerebbe vederlo a Verona dall’inizio. Forse perdi un po’ di fisicità, ma il Napoli è una squadra che crossa poco e gioca in verticale, quindi dico Raspadori. De Laurentiis in panchina al fianco di Garcia al Bentegodi? Non me l’aspetto e mi auguro che non accada, non esiste. Che segnale sarebbe? Magari potrebbe essere anche un segnale di debolezza. De Laurentiis ha parlato per molte ore a Castel Volturno con Garcia e se ha deciso di tenerlo basta così, non c’è bisogno di andare in panchina con l’allenatore. A Verona sapremo se qualcosa è cambiato oppure no“.