MA COME STA?
Osimhen si è arreso, calcisticamente, l’altro giorno in Arabia Saudita-Portogallo, in apparente serenità, e non è apparso irritato per quella scelta necessaria: si è seduto, ha lanciato un cenno alla panchina, è uscito. La risonanza magnetica di ieri non ha ancora una prognosi certa o ufficiale, se ne saprà nella mattinata, nel pomeriggio, peggio ancora domani; e mentre il Napoli invoca un cenno rassicurante, all’agenzia Afp dirigenti della nazionale nigeriana avrebbero (avrebbero) sussurrato che potrebbe esserci un problemino ad un tendine di un ginocchio.
ANCORA TU. La Nazionale dà, e certo che sì, la Nazionale toglie, pure: stavolta dà pathos e leva sicurezze, allunga preoccupazione intorno al Napoli, che Osimhen l’ha già perso, sempre per colpa del destino durante la pausa nel 2020 – infortunio alla spalla – e proprio alla vigilia dell’ultima partita di campionato con il Milan (lo 0-4 al Maradona di una stagione fa), costretto a fermarsi anche nell’andata dei quarti di Champions al Meazza e a giochicchiare a mezzo servizio nella sfida di ritorno. Certe coincidenze inducono al «terrore», perché il Milan è nel calendario che si profila all’orizzonte, la terza gara di quelle da giocare al rientro: dopo Verona, dopo Berlino. E aggiungendoci stavolta anche i video che arrivano dalla Nigeria. La vita di Osimhen è uno shock. Fonte: CdS