La Gazzetta – Rudi Garcia si gioca davvero tutto nei prossimi dieci giorni

Chiamatela fiducia a tempo, usate metafore cinematografiche come “Dead man walking”, fatto sta che a Rudi Garcia restano solo dieci giorni per provare a rimettere in linea di galleggiamento la sua nave campione d’Italia. Dieci giorni dieci che cominceranno venerdì 20, fra una settimana. Sì perché solo allora, per l’ultimo allenamento prima di Verona, il tecnico avrà a disposizione l’intera squadra reduce dagli impegni con le nazionali. Qualcuno rientrerà prima, ma fra stanchezza e lavoro di scarico, solo la seduta di rifinitura consentirà all’uomo di origini andaluse di capire in che condizioni saranno i singoli. Lì cominciano dunque dieci giorni pieni di tre partite, ognuno con difficoltà diverse. Perché, per esempio, il Verona di Marco Baroni ha meno giocatori in giro con le rappresentative (quattro in tutto) e dunque più tempo per preparare bene il match di sabato 21.

 

Tour de force Rientro in serata, scarico alla domenica e al lunedì altro allenamento di rifinitura alla vigilia della partita di Champions di Berlino, contro l’Union di Leonardo Bonucci. Altro snodo stagionale perché solo vincendo il Napoli metterebbe un’ipoteca sul secondo posto, visto che nell’ultimo turno i portoghesi del Braga hanno vinto in Germania. Dunque il mercoledì rientro e scarico. E restano gli allenamenti di giovedì, venerdì e sabato per preparare la sfida al Maradona contro la capolista Milan di domenica 29. Ecco dunque come saranno i dieci giorni in cui si deciderà il futuro di Rudi Garcia. Sì, perché non avendo trovato la soluzione per un cambio in panchina adesso, la prossima finestra possibile per un passaggio di consegne sarà nella settimana fra la decima e l’undicesima di campionato: fra il Milan e il derby di Salerno in programma il 4 novembre, nella settimana in cui non ci saranno impegni infrasettimanali.

 

Provaci ancora Rudi Riuscirà in dieci giorni, con tre partite e solo cinque veri allenamenti, a rimettere a posto gli equilibri di una squadra apparsa allo sbando contro la Fiorentina? Il compito non sarà comunque semplice ed è ulteriormente complicato dalla delegittimazione subita negli ultimi giorni dell’allenatore. Che, al di là dei discorsi propositivi fatti col presidente, dovrà convincere la squadra ed entrare realmente in sintonia con il gruppo dopo un periodo notevole di alti e bassi. Serviranno magari scelte semplici e comprensibili per il gruppo, che quando riesce a esprimere il proprio enorme potenziale è capace di battere qualsiasi avversario. Vedremo a Verona se qualcosa comincerà a cambiare.

 

A cura di M. Nicita (Gazzetta)

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