Massimiliano Esposito: “Al Napoli serve un tecnico di esperienza, Conte è l’uomo giusto”

Massimiliano Esposito: "Al Napoli serve un tecnico di esperienza, Conte è l'uomo giusto"

Massimiliano Esposito, allenatore ed ex calciatore del Napoli, è intervenuto ai microfoni di “1 Football Club” programma condotto da Luca Cerchione su 1 Station Radio, parlando del Napoli e della situazione relativa al possibile cambio di panchina.
Ecco le parole di Massimiliano Esposito:
Garcia delegittimato? Sicuramente una situazione non semplice. L’allenatore, come i giocatori, è un professionista ed è tenuto ad andare in campo e fare il proprio dovere. È ovvio che il rapporto con la squadra non è mai decollato. L’ultima gara è stata la goccia che ha fato traboccare il vaso. C’era stata qualche avvisaglia, anche se la gara contro il Real ha gettato un po’ il fumo negli occhi. La sconfitta contro la Fiorentina ha fatto riemergere tutto in maniera più decisa. Il Napoli è la squadra che pochi mesi fa si è laureata campione, qualcosa non va. Una sterzata ci deve essere. Da quel che ho appreso, De Laurentiis ha dato del tempo allo stesso Garcia per imprimere un cambiamento deciso. Non sarà semplice perché, dopo la sosta, ci sarà un tour de force di difficile gestione. Responsabilità della società? Nel momento in cui, dopo uno scudetto, va via Spalletti non è certo semplice rimpiazzarlo. Tuttavia, possono esserci responsabilità della società. Quando De Laurentiis sventola un casting di quaranta allenatori, secondo me, non dice tutta la verità. Ci si è diretti su un tecnico come Garcia lontano da un po’ dal campionato italiano. Al Napoli bastava lasciare che i calcolatori proseguissero con quanto fatto lo scorso anno, inserendo progressivamente le proprie metodologie. Così non è stato, e la rottura con la squadra è stata concreta. Antonio Conte? Sicuramente con Conte arriverebbe un allenatore preparato, carismatico e proiettato al successo. Sarebbe una scossa non indifferente, anche se andrebbe verificata la prontezza a cambiare modulo. Antonio è un allenatore che predilige il 3-5-2, ma il Napoli non è una squadra che vanta interpreti adeguati a tal modulo. La squadra azzurra è impostata per il 4-3-3. Tuttavia, Conte è un tecnico intelligente e, se dovesse accettare, il discorso del modulo potrebbe non essere un problema. Conte o Tudor? Vado su Conte. Oggi come oggi, è l’allenatore più pronto. Al Napoli serve un tecnico di esperienza e che conosca, oltre il campionato, la Champions. La bilancia pende, dunque, sul pugliese. Cambiando allenatore si rischia anche di ridimensionarsi? Ad oggi, possiamo dire di sì. La stagione, però, è ancora lunga. È vero che il Napoli è a meno sette dalla capolista. Se la sterzata dovesse essere guidata proprio da Conte, tuttavia, ci sarebbero tutti i presupposti per candidarsi nuovamente al raggiungimento di grandi obiettivi, anche in Europa. Il cambio in panchina può garantire i nuovi stimoli ad una squadra che, sostanzialmente, è la stessa dello scorso anno, eccetto Kim. Spalletti ha fatto un lavoro, soprattutto psicologico, eccezionale. Ha mentalizzato tutti, dal tifoso al magazziniere, dal giornalista al presidente. Quando sono andato a Castel Volturno ho percepito tutto questo in mezza giornata. Chiacchierando con lui mi ha trasmesso tutto ciò ed ho pensato che avrebbe potuto fare lo stesso anche con l’ambiente. Ciononostante, la principale differenza tra il Napoli di oggi e quello di Luciano è che la squadra della passata stagione sapeva sempre come uscirne. Quel che vedo oggi è un Garcia confuso, a differenza di Spalletti che sapeva sempre come farsi rispettare. L’allenatore francese ha trasmesso paura alla squadra. Con Conte bisognerà rifare la preparazione fisica? Non credo. Per quanto riguarda l’aspetto aerobico il Napoli garantisce ottime prestazioni. Non è un problema di corsa quanto mentale e di idee. Un allenatore come Conte, in allenamento, lavora con grandissima intensità. Soprattutto, il salentino trasmette idee importanti“.

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