Cesare Prandelli, ex allenatore della nazionale italiana, ha parlato in un’intervista a Il Mattino, e tra le altre cose si sofferma su Rudi Garcia al Napoli. “Garcia? È un piccolo trauma per i calciatori perdere i vecchi punti di riferimento dopo aver stravinto il campionato, dominato ovunque, sognato persino in Champions. Prima si resetta il passato e prima si può iniziare a partire con un nuovo ciclo. E mi pare che nelle ultime partite si intraveda questa transizione. Ma cambiare tecnico non determina, in automatico, una continuità di prestazioni e rendimento. I calciatori smettano di fare una cosa che viene normale, automatica: i paragoni. È inevitabile. Anche io quando arrivai nel 2010 dopo il Mondiale del Sudafrica,in tanti avevano ancora nella mente e nel cuore la Coppa vinta quattro anni prima. Bisogna cancellare i ricordi, azzerare la memoria. E Garcia continui a fare quello che sta facendo: nessun copia e incolla, ma avanti senza indugi con le proprie idee. Senza paura dei risultati e del confronto. Anche nei rapporti umani”.