Edmundo ha il cuore diviso a metà, non chiedetegli di scegliere tra Napoli e Fiorentina. «Provo ancora un affetto sconfinato per queste due squadre. Mi hanno dato l’opportunità di vivere un’avventura indimenticabile in Europa. Ero giovane, con un carattere profondamente diverso da ora, ma ripenso a quegli anni sempre con felicità e gratitudine». Il grande amore però resta il Vasco da Gama, di cui parla sul suo canale YouTube. Seguire la Serie A invece non è facile. «In Brasile non la trasmettono in televisione, quindi non posso guardare tutte le partite».
Edmundo, che gara sarà?«Aperta e divertente, Napoli e Fiorentina fanno un calcio molto offensivo, con una filosofia di gioco che non si snatura in base all’avversario. Gli azzurri però hanno il vantaggio di giocare in casa: ho visto la sfida col Real Madrid, il Maradona dà una spinta davvero incredibile».
Che impressione le ha fatto il Napoli dopo il cambio di allenatore?«Non mi sembra che in termini di qualità abbia perso qualcosa. Ha tenuto testa ad una formazione stellare e abituata a vincere la Champions come il Real, questo la dice lunga. È sicuramente più forte rispetto a quando c’ero io (ride, perché il Napoli retrocesse in quella stagione, ndr )».
Natan sta dimostrando di essere all’altezza del campionato italiano.«Confermo, anche qui si ascoltano soltanto giudizi positivi su di lui. Al Bragantino aveva già fatto intravedere il talento, non a caso era seguito da diversi club europei».
Arthur invece si è ritrovato alla Fiorentina.«È vero e ne sono molto felice. Lo conosciamo bene, sappiamo che ha qualità importanti e quelle non le ha mai smarrite. Il problema è sempre stato mentale, legato agli infortuni, ma se è sereno può fare una stagione da protagonista in viola».
Si è guadagnato il soprannome di O Animal, a Osimhen starebbe bene?«Beh, non lo conosco così bene. Abbiamo caratteristiche diverse, io giocavo più arretrato e lui invece è un centravanti che sa andare in profondità alle spalle dei difensori. Lo ritengo un campione assoluto, però non so se può essere considerato il migliore nel suo ruolo, a livello internazionale. È molto volenteroso anche se la palla non sempre gli arriva spesso, dalle sue prodezze dipendono le ambizioni del Napoli. Anche Kvaratskhelia mi ha impressionato, ha un dribbling formidabile».
Oggi Napoli e Fiorentina sono al terzo posto: a cosa possono puntare?«Mi sento fiducioso, il Napoli può rivincere lo scudetto anche se l’Inter ha tutte le carte in regola per farcela, e la Fiorentina può rientrare tra le prime quattro dopo la finale di Conference League qualche mese fa. Faccio il tifo per loro».
Tante voci vogliono Ancelotti come nuovo c.t. del Brasile. Le piacerebbe?«Da morire, è uno dei migliori allenatori della storia. Alla fine, secondo me, non accetterà. Ma sognare non costa nulla».
A Cura di Salvatore Malfitano (Gazzetta)