Un tifoso del Napoli, Pasquale Perillo, è intervenuto ai microfoni di Punto Nuovo Sport Show, programma in onda su Radio Punto Nuovo, denunciando irregolarità relative all’utilizzo del suo biglietto per Napoli – Real Madrid.
Ecco le sue parole:
“Martedì sera sono sceso dalla Toscana per vedere la partita col Real Madrid. Vado in fila e al primo controllo degli steward, il codice a barra della mia Fidelity Card viene sparato e vengo allontanato. Il motivo? Risultava già qualcun altro entrato allo stadio con quel nominativo. Mi hanno addirittura detto che ero il quarto ad aver provato ad entrare così. Avevo con me tutti i bonifici, le ricevute e i documenti in regola: ero la persona reale, il vero Perillo Pasquale e sono stato trattato come un truffatore dagli steward e dalle Forze dell’Ordine. Loro hanno creato questo problema e mi hanno trattato con arroganza.
I miei amici hanno scelto di restare fuori con me, mentre io me ne sono tornato in Toscana senza vedere un minuto di partita. Ora ho dovuto bloccare la mia Fidelity Card e ho spesi altri 30€ per farne una nuova.
Io mi chiedo: come è possibile che il mio codice a barre personalissimo sia giunto ad un’altra persona? Non ho mai pubblicato una sola foto sui social del mio biglietto o divulgato altrove. E non ero l’unico: almeno altre 15 persone in Curva B superiore hanno avuto lo stesso identico problema. Eravamo tutti lì fuori e non ci hanno ascoltato, ci hanno trattato con arroganza e le Forze dell’Ordine non hanno protetto noi che eravamo dalla parte della ragione. La SSC Napoli dovrebbe intervenire! Ci hanno mandato a fare la denuncia al Dipartimento fuori la Curva A, ma ci hanno preso in giro: sapevano benissimo che era chiuso durante la partita!
Ho fatto anche una denuncia ai Carabinieri per trovare chi è entrato illegalmente al mio posto, eppure con una tecnologia così avanzata come quella di oggi è ancora impossibile da trovare. Ho mandato anche una mail alla SSC Napoli, spero in una risposta. E mi dispiace vedere che i tifosi non vengano tutelati dalla propria società“.