A Radio Crc nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Luigi Cagni, allenatore
“Mario Rui quando l’ho allenato allo Spezia era più un’ala che un terzino. Lui è un giocatore molto tecnico e quel ruolo l’ha dovuto imparare, ma è il suo ruolo. L’anno scorso il Napoli ha vinto lo scudetto sulle fasce laterali e quindi con Mario Rui e Kvaratskhelia da un lato e Di Lorenzo e Politano dall’altro. Il campionato l’ha vinto lì perché c’era sintonia tra le coppie. Non bisogna paragonare questo Napoli a quello dell’anno scorso perché Garcia è diverso da Spalletti. Bisogna avere pazienza, ma il Napoli è già in miglioramento. C’è stato qualche problema di accettazione da parte di alcuni singoli, ma se i risultati vengono, la forza dell’allenatore convincerà i giocatori che la sua filosofia è quella giusta. Io avrei inserito man mano i miei meccanismi, ma non è detto che ciò che ha fatto Garcia sia sbagliato, solo il tempo dirà se la squadra ha assimilato i suoi meccanismi. Di certo, contro il Real il Napoli non meritava di perdere. Non posso, da allenatore, accettare che un giocatore dica quello che ha detto Kvaratskhelia in pubblico. Semmai queste cose si dicono in separata sede, nello spogliatoio, se poi non c’è feeling tra calciatore e allenatore ci può stare, è normale, è successo anche a me, ma il calciatore deve andare in campo e fare ciò che chiede l’allenatore. Garcia non è stupido, sono certo che troverà la via di mezzo. Quando allenavo avevo un sistema: quando andavo in ritiro, se perdevo 4 o 5 giocatori cambiavo i giocatori, se ne perdevo 7 oppure 8, cambiavo io. Quello che accade durante la settimana nello spogliatoio del Napoli noi non lo sappiamo, non lo possiamo sapere. Garcia l’ha scelto De Laurentiis e adesso aspettiamo”.