In questi casi si dice “a testa alta”. Bella partita ieri al Maradona, con un Napoli che se la gioca alla pari con un top club come il Real. In fondo, a deciderla sono stati esclusivamente gli episodi, per giunta, per nulla fortunati. Ed a tratti vedere i blancos non riuscire ad uscire dalla propria metà campo ha fatto una certa impressione. In conclusione, si può perdere in tanti modi. Il Napoli lo ha fatto solo in relazione al risultato…Scrive La Gazzetta dello Sport: “Vince il Real Madrid ma non perde il Napoli. La gran botta da fuori di Valverde a un quarto d’ora dalla fine fa malissimo: sbatte sulla traversa e poi sulla schiena di Meret, inchioda un 3-2 tutto sommato ingiusto e allunga la classifica. Real in fuga, Napoli raggiunto dal Braga a tre punti. Ma poteva e doveva essere pari. Perché il Napoli ha giocato alla pari con i grandi di Spagna, li ha subiti e ha risposto con le stesse armi, mettendo sotto il Real Madrid e sfiorando più volte il gol. Ancelotti ha vinto la sfida tattica con Garcia: il sorprendente 4-2-2-2 ha disorientato il centrocampo del Napoli, esponendo il Real a situazioni pericolose. In Champions chi rischia spesso ha la meglio e al Napoli si può rimproverare un atteggiamento difensivista poco comprensibile dopo il vantaggio di Ostigard. L’anno scorso non sarebbe successo, ma la strada verso il Napoli più bello sembra tracciata. Questo era un esame vero. La gente del Maradona l’ha sottolineato con un grande applauso finale, come fosse stato un successo. Ha vinto il Real, non ha perso il Napoli.”