Alessandro Renica, ex calciatore di Napoli e Verona, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli: “Il mio Napoli che sfidò il Real Madrid aveva potenzialità pazzesche. Poi incontratto il Real che era la favorita per vincere quella Coppa Campioni. La nostra partenza fu tosta, loro erano abituati a giocare partite di quell’importanza, mentre noi eravamo ‘verginelli’. Era la nostra prima esperienza e lo fu anche per la nostra società. Sarà una gran partita, ma il Napoli di oggi è molto più abituato a giocare questo tipo di partite. Il Napoli dell’anno scorso era la squadra che giocava meglio in Champions League. Il Napoli ha dei campioni, queste partite non c’è bisogno di prepararle. Osimhen e Kvaratskhelia saranno carichi a mille come tutto il resto della squadra. Dovremo solo testare la difesa coi due centrali, vedremo come alzando l’asticella si comporteranno Ostigard e Natan. Il boato più forte tra il goal di Francini al Real o del mio goal al 119°? Il mio goal creò il boato più forte che abbia mai sentito. Lo stadio era più pieno di quando giocammo col Real Madrid. Oggi si dice che il calcio sia cambiato e che ci sia più fisicità, ma ricordando la partita di tanti e tanti anni fa penso che i ritmi furono infernali, altissimi. Corsa scudetto? Il Napoli può rivincerlo, il 4 a 0 a Lecce è stato importante anche per com’è avvenuto. Il Napoli s’è ritrovato nel suo gioco, vale a dire palla a terra. Ora vediamo un Napoli che verticalizza di meno e che fa più possesso palla per poi imbucarti”.