Dopo una prestazione ad alto livello, come l’ultima contro l’Udinese, il Napoli ha battuto ieri il Lecce per 0-4, ed in campo si è rivista tecnica, qualità e leggerezza. “Il Napoli l’ha vinta con la propria autorevolezza, riesplosa prepotentemente dal buio delle settimane scorse; il Lecce ha resistito un’ora, poco meno, poi s’è cambiato per quel che poteva (Piccoli con Krstovic e due punte, dunque), s’è smarrito, ma sempre con una dignità tattica lodevole. E per un attimo (12′ st) ha pensato di averla riaperta, sul colpo di testa di Strafezza, azzerato da Pairetto e poi dal Var per mani di Krstovic. Ma da quel momento, non c’è più stata possibilità, per il Lecce, di avvicinarsi a Meret, perché non si diventa campioni d’Italia, e in quel modo, per caso: il Napoli si è tenuto il campo, ha sfruttato i cambi, si è alleggerito con la freschezza di chi è entrato dalla panchina, che hanno esaltato l’ampiezza d’una squadra esagerata, e s’è pure permesso di lasciare il pallone all’avversario, per andarsene in contropiede o con la pressione alta: Gaetano (43′) ha sfondato centralmente e ha sistemato la glassa sul pomeriggio; Politano, dal dischetto (49′), ha sfilato il poker per il rigore costruito da Gaetano e concesso generosamente da Osimhen, poi ha lasciato stappare lo spumante. Un pomeriggio Real”. Fonte CdS