Il Mattino vota gli azzurri: in difesa un top e un piccolo flop

Prova di forza del Napoli che cala il poker al Lecce, dopo aver fatto altrettanto mercoledì sera contro l’Udinese

. Cercava la conferma la squadra di Garcia, e la conferma è puntualmente arrivata. Nel primo tempo c’è stato un sostanziale equilibrio, rotto solo dal colpo di testa vincente di Ostigard. Nella ripresa gara in discesa per i partenopei grazie alla rete in apertura di Oshimen, per i primi quarantacinque minuti risparmiato in ottica Real, e nel finale gloria anche per Gaetano e Politano (rigore). Un 4-0 perentorio che rimette in piena corsa scudetto i partenopei, e lascia alle spalle il difficile avvio di stagione e le polemiche. Un buon viatico in vista della sfida Champions contro il Real e il successivo impegno casalingo contro la Fiorentina.

7 Leo Ostigard

Krstovic è schiantato a lungo, ma non lo ferma nessuno quando torna a fare il difensore goleador: il veleno che ammazza il Lecce in mischia. Trasferisce ai compagni sicurezza e positività. Eccellente tempista, anche quando il Napoli si allunga nella ripresa.

 

7,5 Kvicha Kvaratskhelia

Gendrey impazzisce come capiterebbe a chiunque in giornate di grazia di questo genere. Inventa un assist per Osimhen proprio degno di un miglior amico che conosce ogni cosa di te.

 

5,5 Mathias Olivera

E’ quello che brilla meno nel senso che si limita a presidiare la sua zona preoccupato essenzialmente di non far scattare Almqvist sulla corsia laterale. Viene sorpreso quasi sempre e impressiona per il fatto che faccia fatica a prendere le misure giusta. La fascia è spesso sguarnita.

 

5,5 Jesper Lindstrom

La conclusione all’alba è inguardabile. C’è Gallo che è uno dei pochi leccesi che non rimedia schiaffoni. Un po’ anche attaccante centrale, un po’ largo sulla fascia. A seconda di come tira il vento . Fonte: Il Mattino

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