Se si parla di bilanci, il Napoli non perde praticamente mai. Aurelio De Laurentiis ha imbrigliato il concetto di plusvalenza con una strategia a prova di qualsiasi risvolto imprevisto del calciomercato. Un aspetto da non dimenticare, visto che gli ultimi giorni hanno ridato corpo alla possibilità che Victor Osimhen possa essere ceduto in un futuro non troppo remoto. Specialmente se non dovesse intervenire negli ultimi mesi un accordo per un rinnovo di contratto. La società a differenza della maggior parte dei club, sceglie di ammortizzare i costi del cartellino di un giocatore (76 milioni di euro, comprensivi di oneri e commissioni) con un sistema a quote decrescenti, così studiato: 40% il primo anno, 30% il secondo, 20% il terzo, 7% il quarto e il restante 3% l’ultimo, nel caso in cui sia fatto sottoscrivere un contratto quinquennale. In questo modo, il vantaggio risulta massimizzato in caso di vendita dopo la prima stagione – ad esempio com’è accaduto con Kim – o a ridosso della scadenza del contratto, come potrebbe verificarsi col nigeriano. Essendo entrati nel 4° anno in azzurro, dopo l’arrivo dal Lilla nel 2020, al Napoli basterà paradossalmente incassare una cifra superiore ai 6-7 milioni a gennaio o addirittura ai 2 a giugno, avendo garantita una plusvalenza. Ma è ovviamente più realistico immaginare che De Laurentiis a gennaio chiederà non meno di 100 milioni per cedere l’attaccante.
Fonte: Gazzetta dello Sport