L’edizione odierna del Corriere dello Sport ha parlato di Gennaro Gattuso, nuovo allenatore del Marsiglia in Ligue 1:
Le premesse, l’orgoglio, tanta tattica, ma soprattutto le motivazioni che l’hanno spinto ad accettare la panchina più calda in Europa, quella del Marsiglia. Il primo giorno di Gennaro Gattuso è stato quello delle strette di mano, dei sorrisi, delle promesse e delle premesse. «Si vive una volta sola: chi ha orgoglio e ama il calcio non può dire di no al Marsiglia». Prende il posto dell’allenatore ad interim Abardonado, che a sua volta aveva guidato la squadra nelle ultime due partite dopo le dimissioni di Marcelino.
La parola d’ordine è Europa, habitat naturale dell’OM. Il mio contratto si rinnova se arriviamo tra le prime 4 e come potrete capire c’è tanta voglia di far bene, altrimenti vado a casa». Accanto a lui il presidente, Pablo Longoria: «Gattuso è un allenatore che può reggere la pressione sportiva. L’ha fatto al Milan, a Napoli, dove ha mostrato un bel calcio e in più ha vinto la Coppa Italia. Gennaro è l’uomo ideale per la nostra situazione: ha energia, ambizione, personalità, carisma, stile di gioco e ottime idee». Che non applicherà sin da subito, c’ha tenuto a precisare Rino: «Sarei un folle se volessi già partire con la costruzione dal basso. Abbiamo tre partite in 10 giorni, alla squadra ho chiesto unità. Dopo imparerò anche il francese».
Marsiglia e Gattuso erano stati vicini anche in estate: «Abbiamo parlato, ma poi il club ha scelto un’altra soluzione» ha svelato l’allenatore libero da gennaio, quando è stato risolto il suo contratto con il Valencia. Anche in Francia ha dovuto spiegare la differenza tra il Gattuso giocatore e il Gattuso allenatore. «Due persone totalmente diverse. Mi piace comandare il gioco, partire dal basso, ma se ne riparlerà nelle prossime settimane. Ora dobbiamo trovare prima di tutto compattezza e voglia di sacrificarsi insieme. Il Velodrome in tal senso ci può dare una mano: è uno stadio “sudamericano”, che trema e trascina la squadra».
Fuga dalla panchina. Marsiglia è però una piazza complicatissima, che ha vissuto le recenti contestazioni e da cui gli ultimi tre allenatori sono praticamente scappati: «Quando dicono che ci vogliono gli attributi per lavorare qui è vero, ma questa sensazione mi piace. Ho vissuto Napoli e penso che un po’ le città si somiglino, ma io sono pronto e non ho paura, sono consapevole della scelta che ho fatto». Debutterà domani contro il Monaco, contro una squadra che ha gli stessi punti del Psg (11) dopo 6 giornate.