Sergej Aleinikov, allenatore ed ex calciatore del Lecce, ha parlato ai microfoni di ! Football Club sille frequenze di 1 Station Radio.
Che insidie nasconde il Lecce di D’Aversa?
“Il Lecce, usualmente, soffre le squadre di spessore, anche se è già il secondo anno che i salentini fanno bene. Per il Napoli non sarà certo una passeggiata”
Crede che le difficoltà di Garcia siano dovute anche al rapporto che legava la squadra con Spalletti?
“Ogni caso è a sé. Non vuol dire che, se sia successo con un tecnico, questo possa ripetersi. Il calcio è uno sport collettivo, e tutti i problemi si affrontano in comune. È chiaro che ci sia bisogno, tuttavia, di un leader che possa guidare la squadra anche nei momenti di difficoltà”
Krstovic ha avuto un impatto determinante, sia con il Lecce che con il campionato italiano.
“E’ ormai da anni che dai Paesi dell’Ex Jugoslavia escono tanti giocatori di spessore. I calciatori di queste regioni sono già preparati sin da piccoli ad una certa qualità e competitività. Sono ragazzi che non hanno paura di niente, e che si mostrano dei prospetti capaci di esprimersi, poi, nei grandi club europei”
Quali sono le differenze tra il 4-3-3 del Lecce e quello del Napoli?
“La differenza è molto semplice e risiede nei giocatori. Se da una parte c’è un calciatore di prima fascia e dall’altro di una categoria inferiore, è chiaro che prevalga la squadra che può contare su maggiore qualità. Ciò detto, una partita vive sempre di momenti e fasi di difficile previsione”
Quali saranno gli uomini della partita?
“Non saprei dire. Mi piacerebbe assistere ad una partita in cui entrambe le tifoserie restino contente della prestazione, ma non del risultato. Non prevedo un pareggio”