Gazzetta – L’inchiesta per falso in bilancio di ADL nasce dalla procura di Napoli nel 2022

L’inchiesta per falso in bilancio e dichiarazione fraudolenta sull’acquisto di Victor Osimhen, nasce dalla Procura di Napoli nel giugno del 2022. Il trasferimento di Osimhen era già oggetto di una richiesta di ordine d’indagine europeo da parte della Procura di Lilla e questo ha portato l’avvio di un procedimento penale anche presso la Procura di Napoli. A far alzare il livello di attenzione sulla vicenda era stato il cambio di proprietà del club calcistico di Lilla, avvenuto nel dicembre 2021. Il nuovo gruppo proprietario della società, dopo una revisione dei bilanci, aveva notato delle irregolarità finanziarie e le ha segnalate alle competenti autorità francesi.
Nel mirino l’ex proprietario del Lilla, Gerard Lopez che, secondo l’accusa, avrebbe fatto sparire i 70 milioni riferiti alla cessione di Osimhen al Napoli, trasferendoli ad alcune sue società. Nel giugno del 2022 l’indagine viene dunque avviata in Italia con perquisizioni nelle sedi di Castel Volturno e Roma del Napoli e della controllante FilmAuro. Nel registro degli indagati il presidente del club Aurelio De Laurentiis, e i consiglieri di amministrazione: la moglie Jacqueline Baudit, i figli Valentina ed Edoardo e l’amministratore delegato Andrea Chiavelli.
Il contratto sotto osservazione degli inquirenti è stato firmato da Lilla e Napoli il 28 luglio 2020 e prevedeva un costo complessivo per il passaggio al club azzurro di Victor Osimhen di 71.246.819,34 euro. Nella cifra erano compresi i trasferimenti di quattro tesserati del Napoli ai francesi. Si trattava di Orestis Karnezis valutato 128.205,13 euro; di Luigi Liguori 4.071.246,82 euro; di Claudio Manzi 4.021.761,59 euro; e di Ciro Palmieri 7.026.348,81 euro.

 

 

Fonte: Gazzetta dello Sport 

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