Secondo l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, la vicenda plusvalenze relativa al Napoli nasce dall’operazione che nell’estate 2020 portò in Campania Osimhen dal Lille, con quei 71,2 milioni del costo del cartellino che oggi sembrano nulla in confronto ai circa 200 milioni offerti in estate dall’Al-Hilal.
Tuttavia, i sospetti sull’operazione riguardavano quattro calciatori che avrebbero dovuto compiere il percorso inverso, ossia il portiere Karnezis e i giovani Liguori, Manzi e Palmieri.
Nel corso del processo sportivo dello scorso anno, la Procura Federale avrebbe stimato la differenza tra valore fittizio – messo a bilancio – e reale, ossia che i 7 milioni di Palmieri e i 4 di Manzi e Liguori avrebbero nascosto una cifra di mercato di 100.000 €, 70 e 40 volte di meno rispetto a quanto effettivamente dichiarato.