Gianni Improta, ex azzurro e dirigente sportivo, è intervenuto su Radio Marte nel corso di Marte Sport Live condotta da Dario Sarnataro: “Sarò duro, ma la soluzione, oggi, è una: va cambiato allenatore. E vi faccio anche il nome, è quello di un allenatore che fa giocare la squadra come Spalletti, si tratta di Semplici. E’ stato dato un giocattolo che funzionava bene ad un ragazzo, Rudi, che non ne capisce i meccanismi e lo ha smontato. Il Napoli ha vinto lo scudetto perché, per prima cosa, divertiva e si divertiva in campo. Dove è finito tutto questo? Ora gli azzurri non divertono e non si divertono e in campo si notano le differenze. Garcia ha firmato per circa 2,5 milioni lordi, mentre Semplici costa pochissimo e fa girare la squadra più o meno come fa Spalletti. Non è che io voglia la testa di Garcia, ma non puoi provare a mettere in riga 24 o 25 giocatori: tanto vale cambiare allenatore. Sono dell’avviso che sia necessaria una svolta. Dispiace dirlo, ma se vuoi raggiungere l’obiettivo prefissato, ovvero almeno il quarto posto, le cose, per come stanno andando, mi rendono molto pessimista. Nessuno è immune da responsabilità, però va fatto qualcosa. Il Napoli non ha un rigorista? In verità speravo che fosse Kvaratskhelia a tirarlo, perché magari in questo modo il georgiano si sarebbe sbloccato. Mi sembra evidente che per un attaccante il gol sia fondamentale e Kvara, se avesse segnato, si sarebbe liberato di questo peso. Osimhen lo ha calciato male, del resto anche lo scorso anno il Napoli ha dimostrato di non avere un rigorista. Ai miei tempi il tecnico Chiappella impose me come rigorista al posto di Altafini, non di uno qualsiasi. Ma ci vuole coraggio e serve però pure trovare lo specialista”.