A volte basta uno sguardo anche nel calcio: «Ma voi avete visto le facce dei giocatori? Non sono più le stesse. Non c ’ è più la gioia nel giocare. Il Napoli dello scudetto non c ’ è più». Salvatore Bagni, 67 anni ieri – auguri – di trionfi tricolore e ripartenze se ne intende. Sa che Rudi Garcia ha raccolto una macchina perfetta ma proprio per questo motivo non riesce a spiegarsi l ’ involuzione della squadra: «Abbiamo assistito a sei mezze partite e le uniche vittorie portano la firma dei calciatori forti. Ogni tecnico ha le proprie idee, ma se arrivi ad allenare una squadra perfetta e la peggiori evidentemente hai sbagliato qualcosa».
Cosa raccontano le facce dei giocatori?
«Non sono felici, è evidente, e sono convinto che vorrebbero chiedere all ’ allenatore, e magari l ’ avranno già fatto, perché c ’ è questa differenza col passato. Per i risultati c ’ è ancora tempo, ma le prestazioni sono preoccupanti. Quello che prima era il dominio del gioco oggi è diventato semplice e sterile possesso palla. E non ditemi che quella di domenica è stata una bella partita perché il Bologna ha giocato per difendersi. Natan ha avuto un approccio positivo, ma aspetto altre partite, quando sarà attaccato, per un giudizio più approfondito».
In copertina, e stavolta non per un gol, ci è finito Osimhen.
«Quel gesto, che ricorda tanto quello di Kvaratskhelia a Genova, racconta l ’ insofferenza che c ’ è all’interno dello spogliatoio e non va sottovalutato. Uno come Osimhen, che sbaglia anche un rigore, andava lasciato in campo fino alla fine, così come Kvara a Marassi, perché chi entra non potrà mai avere più colpi di chi sta uscendo. Kvara e Osi, due bravissimi ragazzi, meritano di giocare sempre anche se hanno toccato appena un pallone, perché possono essere decisivi da un momento all’altro».
Osimhen invocava le due punte.
«Poteva starci come soluzione, anche perché Simeone è stato importantissimo per lo scudetto e meriterebbe più spazio. Dir ò di più: chi è oggi il più in forma nel Napoli? Raspadori. Ma se fa l ’ esterno, ruolo in cui è adattato, resta defilato, fuori dal gioco, distante dalla porta. Garcia fa bene a farlo giocare, ma lo avvicinasse a Osimhen. Lo schierasse attaccante».
Chi non gioca più è Lindstrom.
«Perché non è un esterno, ma un trequartista. Nel 4-3-3 sarebbe adattato anche lui come Raspadori. In nazionale ha giocato a sinistra, vero, ma in un 4-2-3-1. All ’ Eintracht nel 3-4-2-1 era nei due dietro la punta. È un peccato che non giochi perché è costato 25 milioni, è bravissimo, a me piace da morire, ha tecnica e gioca per la squadra, ma è diverso da tutti gli esterni che il Napoli ha e aveva in rosa semplicemente perché… N on è un esterno».
Che significato ha il tweet di De Laurentiis dopo Bologna?
«Ha voluto difendere Garcia, una sua personalissima scelta, che è in grossa difficoltà. Ma i tifosi sono delusi, il campo sta parlando: il Napoli dello scorso anno, a Braga, contro una squadra normale, non avrebbe mai difeso l ’ 1-0 per tutto il secondo tempo. Tante cose non avrebbe fatto…».
Fonte: CdS