Garcia 5,5 – Va bene il palo, va benissimo pure il rigore sbagliato ma togliere Kvaratskhelia ed Osimhen uno dietro l’altro sa di atto d’estremo coraggio (ed è un eufemismo).
Meret 6 – Non sporca neppure la maglietta, probabilmente. E se succede è per colpa dell’ultimo caldo e della conclusione di Zirkzee.
Di Lorenzo 6,5 – Lo trovi sempre, lo senti, t’appoggi con la consapevolezza di sapere che lì c’è sempre un amico, anche geniale. E’ meno travolgente.
Ostigard 6 – Può starsene a bere un tè, se solo glielo portassero, per un tempo intero. Poi è «gagliardo», fisico, tutto quel che si sa.
Natan 6 – Ha lo sguardo addosso dei diecimila napoletani del «Dall’Ara» e di quelli che stanno dinnnanzi alla tv. Il Bologna gli agevola l’inserimento e al brasiliano non dispiace.
Olivera 5,5 – Un giallo all’alba non è mai un bel segnale. Un po’ si trattiene, un pochino va, quando le condizioni della partita lo consentono. Ma raramente e con .
Mario Rui (1’ st) 5,5 – Manca la sua spregiudicatezza ed il Napoli ne ha bisogno. Un pizzico di passività, come se fosse distante.
Anguissa 6,5 – Il ritorno dello zio Frank è energia pura in mezzo al campo. A lui tocca Freuler (ad uomo) ma poi ci mette la propria natura, anche l’atletismo.
Lobotka 6 – Il Napoli non può fare a meno delle sue illuminazioni e pazienza se Ferguson sia lì per oscuralo: ma lui palleggia, ricama, anche se i ritmi, beh, andrebbero irrorati.
Cajuste (40’ st) sv – Per mettersi a due.
Zielinski 6,5 – Un po’ anarchico ma sempre delizioso. Ha così tanta gente intorno, che la terra di nessuno diventa poi di tutti. Da visionario, va da Kvara per ispirare l’affondo che vale il rigore.
Raspadori 6 – A destra, stavolta, ed è subito un flash: no look per Osi. Poi il pericolo più serio, il sinistro nel finale del primo tempo. Partecipa al forcing, non è un dettaglio. Ma è sempre meno di se stesso, che altrove vale molto di più.
Politano (22’ st) 5,5 – Non aggiunge quasi nulla e può capitare.
Osimhen 5 – Il migliore ed anche il peggiore. Faccia pace con la dea bendata che, dopo la traversa di Braga, l’inchioda al palo costruito da sé, sulla imbucata di Raspadori. Sbaglia il rigore, sbaglia a reagire in quel modo vistoso e plateale con Garcia.
Simeone (40’ st) sv – Dieci minuti, recupero incluso, a partita ingarbugliata.
Kvaratskhelia 6 – Non salta l’uomo: è già stato detto!? Ma gli hanno costruito gabbie dalle quali si esce con gli appoggi e l’uno-due. Quando sta scaldandosi, e riesce a scappare – mettendoci del suo sul rigore – Garcia lo toglie.
Elmas (31’ st) 6 – Vorrebbe ma non può, perché il Bologna sa come coprirsi.
Fonte: CdS