A San Gallo le Azzurre centrano il successo all’esordio nella competizione UEFA con una rete al 64’ della centrocampista della Juventus. Martedì a Castel di Sangro la sfida con la Svezia
Si apre nel migliore dei modi l’avventura di Andrea Soncin sulla panchina della Nazionale Femminile. A San Gallo l’Italia supera 1-0 la Svizzera nella prima gara della UEFA Nations League, piegando la resistenza delle padrone di casa con il tredicesimo centro in azzurro di Caruso, che al 64’ spezza l’equilibrio di un match che la squadra – nonostante lo spavento finale – ha meritato di vincere. Coesione, equilibrio tattico e ottime trame in fase offensiva, queste le chiavi del successo nella prima uscita post Mondiale. A fine gara calciatrici e staff si uniscono in cerchio per festeggiare tutti insieme la perfetta partenza del nuovo corso.
“Ho visto una squadra che voleva a tutti i costi conquistare i tre punti – ha dichiarato il neo Ct – le ragazze hanno lottato e si sono aiutate. Ho detto loro che l’esempio da tenere sempre a mente è rappresentato dalle calciatrici che sono subentrate, in primis Girelli, che hanno lottato su ogni pallone per portare a casa il risultato che le altre compagne avevano costruito. È questo lo spirito che ci deve contraddistinguere”.
Nell’altra sfida del Gruppo 4 la Spagna vince 3-2 sul campo della Svezia, punita al 96’ dal rigore trasformato da Caldentey. Il percorso dell’Italia nella UEFA Nations League proseguirà con il match contro la selezione scandinava, in programma martedì (ore 17.45, diretta su Rai 2) a Castel di Sangro. L’ingresso al ‘Teofilo Patini’ sarà gratuito (per le info sulla biglietteria clicca qui) per permettere ai tifosi di stringersi attorno alle Azzurre, attese dal difficile confronto contro la selezione che guida il Ranking FIFA e che poco meno di due mesi fa gelò la squadra di Milena Bertolini con un perentorio 5-0. L’Italia vuole vendicare quella sonora sconfitta e per riuscirci spera di poter fare affidamento sul calore della sua gente.
La partita – È il 4-3-3 il modulo scelto da Andrea Soncin per la sua prima partita da Ct. In porta c’è Giuliani, che in azzurro non giocava dallo scorso febbraio, davanti a lei l’inedita coppia difensiva formata da Lenzini e Linari, quest’oggi capitana della squadra. I terzini sono Bartoli e Di Guglielmo, mentre a centrocampo accanto a Caruso e Giugliano si rivede Galli, tornata in gruppo dopo l’esclusione mondiale. La punta centrale è Piemonte e ai suoi lati agiscono Giacinti e Cantore. Nel tradizionale 4-3-3 della Svizzera trovano spazio dal primo minuto Sow, in gol nel penultimo confronto disputato a fine 2021 a Palermo, e Bachmann, leader – tecnica e non solo – della squadra. Le calciatrici delle due nazionali entrano in campo indossando un tape al polso con la scritta ‘Se acabó’ (‘è finita’) per esprimere solidarietà alle colleghe e a tutte le donne che subiscono abusi e discriminazioni.
La volontà delle Azzurre di cancellare le scorie e le delusioni del recente passato risulta evidente fin dalle prime battute di gioco. L’avvio di gara dell’undici italiano è veemente e la prima occasione arriva al 1’ con una bella discesa sulla fascia di Cantore, che arriva sul fondo e serve alla perfezione Giacinti, ma la conclusione a botta sicura dell’attaccante della Roma viene deviata da Maritz. Lo spavento iniziale sveglia le padrone di casa, che con il passare dei minuti si fanno più intraprendenti senza però riuscire a impensierire Giuliani, impegnata per la prima volta al 27’ con un tiro dalla distanza. L’Italia tiene il pallino del gioco e attacca con continuità sull’out di destra, a mancare è solo il guizzo finale e il primo tempo si chiude così sullo 0-0.
La ripresa si apre con l’acrobazia di Piemonte e con l’occasione di Linari sul corner battuto dall’altra giallorossa Giugliano, due chance che dimostrano la voglia delle Azzurre di sbloccare il risultato. Cantore è ispiratissima e dai suoi piedi nascono i principali pericoli per la porta difesa da Peng, che in qualche modo rispedisce al mittente gli assalti italiani. Il portiere del Werder Brema deve però arrendersi al 64’ alla perla di Caruso, che raccoglie un pallone vagante al limite dell’area e di destro disegna una traiettoria che termina la sua parabola sotto al sette. Tutta la squadra si unisce in un abbraccio che coinvolge anche la panchina e il neo Ct, che ‘rompe’ la tensione del debutto con un sorriso che evidenzia tutta la sua soddisfazione per il gioco espresso dalla sua Italia.
La girandola dei cambi – al 71’ entrano Girelli, Glionna e Bergamaschi, qualche minuto dopo Greggi e Serturini – non cambia l’inerzia del match, anche se a 10 minuti dalla fine la Svizzera va vicinissima al pari con la conclusione della neoentrata Pilgrim che centra entrambi i pali. Negli oltre 8 minuti di recupero la Svizzera si butta in avanti ma l’Italia fa buona guardia. Troppo importante iniziare con i tre punti il nuovo cammino. Missione compiuta con pieno merito.
SVIZZERA-ITALIA 0-1 (0-0 pt)
Rete: 64’ Caruso (I)
SVIZZERA (4-3-3): Peng; Marti, Bühler, Maritz, Riesen; Sow (dal 63’ Vallotto), Wälti, Reuteler; Terchoun (dal 63’ Lehmann), Bachmann, Piubel (dall’80’ Pilgrim). A disp: Schneider, Herzog, Ivelj, Egli, Xhemaili, Csillag, Mauron, Felber, Aigbogun. Ct: Inka Grings
ITALIA (4-3-3): Giuliani; Bartoli (dal 71’ Bergamaschi), Lenzini, Linari, Di Guglielmo; Caruso, Giugliano (dal 79’ Greggi), Galli; Cantore (dal 71’ Glionna), Piemonte (dal 71’ Girelli), Giacinti (dall’86 Serturini). A disp: Aprile, Baldi, Gama, Orsi, Cernoia, Dragoni, Beccari. Ct: Andrea Soncin
Arbitro: Lina Lehtovaara (FIN). Assistenti: Heini Hyvonen (FIN) e Tonja Weckstrom (FIN). Quarto ufficiale: Minka Vekkeli (FIN).
Note: ammonite Giugliano, Sow, Terchoun
Fonte: Figc