Mattia Grassani, legale del Calcio Napoli, è intervenuto a Radio Marte in Marte Sport Live condotto da Dario Sarnataro:
«Il Napoli era stato sanzionato con 10mila euro di ammenda a titolo di responsabilità oggettiva per l’utilizzo del laser da parte di un tifoso in Napoli-Sassuolo. Al di là dell’ammenda economica, l’accusa era stata pesante perchè il Napoli, secondo il giudice sportivo, era stato in qualche modo “colluso” con lui, cioè poco vigilante rispetto a un gesto che da anni purtroppo si ripete negli stadi italiani. In sede di appello la Corte Federale della Figc ha annullato la multa ed è un caso che fa giurisprudenza in sede di responsabilità oggettiva del club per comportamenti non consoni dei tifosi. E’ una sentenza assolutamente rivoluzionaria, anche perchè normalmente in una situazione come questa il miglior risultato è la riduzione della sanzione. Invece, e possiamo anticipare i capisaldi della decisione, il club azzurro è stato esonerato da ogni responsabilità, avendo ritenuto che ha adottato tutti gli strumenti di prevenzione possibile e in proprio possesso, avendo adoperato tutte le misure idonee. Il Napoli ha diffuso il regolamento d’uso dello stadio, ha collaborato con le forze dell’ordine per identificare il tifoso – allontanato immediatamente- che aveva usato il laser, ha diffuso subito il messaggio audio per dissuadere i tifosi dal ripetere quel comportamento. Il presidente De Laurentiis ha seguito con attenzione questo caso, è rimasto molto soddisfatto. Non solo perchè oltre ai 10mila euro di multa risparmiati si eviterà che- con la recidiva e in uno stadio con 40-50mila spettatori- a fine stagione di arrivare a centinaia di migliaia di euro di ammenda, ma anche e soprattutto perchè il Napoli, vincendo questo ricorso, ha aperto una strada importante sul tema dell’applicazione della responsabilità oggettiva, che rende anche i club meno ostaggio di certi delinquenti. La corte premia i club virtuosi che si adoperano, utilizzando le varie risorse (anche con un numero elevato di steward), per prevenire, reprimere e dissuadere i tifosi da comportamenti sbagliati. Inoltre, questa decisione è un esempio di “good practices” per le altre società per limitare i danni o dissociarsi dai comportamenti non consoni dei propri tifosi come il lancio di oggetti, per accensione di materiale pirotecnico ma anche per i cori discriminatori. Rinnovi di Osimhen o Kvaratskhelia? Godiamoci questo risultato, io eventualmente arrivo sulla contrattualistica a operazioni già definite e non work in progress…».