Napoli, il confronto pesa come un macigno ed è ingiusto

Alla fine i tre punti sono arrivati. E le vittorie aiutano sempre, anche quando sei in difficoltà fisiche, tecniche e tattiche, come appare evidente nel Napoli di quest’ inizio stagione. Sembra che la squadra sia in cerca di una nuova identità, ma paragonarla sempre a quella dello scorso anno non è un bene. La Gazzetta dello Sport scrive:
“Purtroppo per Garcia lo spettro del confronto con il passato sarà un compagno d’avventura fastidioso. Un anno fa, il Napoli anticipava la sua stagione meravigliosa con l’aggressione spettacolare e vincente al Liverpool. Il trailer di quello che sarebbe stato. Pretendere che la storia si ripeta sarebbe ingiusto, quel Napoli non c’è più per mille ragioni. Ma forse il nuovo allenatore dovrebbe recuperare alcuni dei vecchi codici sepolti un po’ in fretta. Il debutto a Frosinone, con una squadra meno palleggiante, più verticale e, forse, più cinica, è stato un’illusione. Non si capisce perché cambiare la regia di Lobotka, trasformandolo da Pirlo in un geometra di centrocampo. Ci perde lui, ma l’altro danneggiato dalla mossa è Anguissa, irriconoscibile rispetto al tuttocampista di Spalletti. Con effetto domino, le conseguenze coinvolgono tutta la squadra. Anche Kvara che ci prova ma non semina avversari nella polvere come nei cartoni animati dell’ultimo campionato. E la difesa, be’, non si pensava davvero che perdendo Kim sarebbe finita spesso in balia degli avversari. Nessuno anticipa, nessuno aggredisce. Anche il Braga va al tiro una decina di volte.”
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