Il Ct della Nigeria parla di Victor alla Gazzetta. José Peseiro allenò il Braga: “Lui vive per il gol. Occhio ai portoghesi”

L’ultima volta in Champions, la qualificazione arrivò eliminando ai preliminari un club italiano. Di quell’Udinese-Braga decisa ai calci di rigore, tutti ricordano lo sciagurato cucchiaio di Maicosuel dal dischetto, in pochi la guida tecnica dei portoghesi. In panchina, c’era José Peseiro, stasera spettatore interessato in quanto c.t. della Nigeria, la nazionale di Victor Osimhen. Peseiro e Victor hanno un rapporto speciale e questa estate si sono confrontati molto durante i giorni caldi di mercato. «All’inizio pensava di andare via, ma poi ha deciso di rimanere e fare del suo meglio a Napoli. E io sono felice di vederlo ancora competere per grandi obiettivi in Europa».

Lo ha visto di recente per le qualificazioni alla Coppa d’Africa, come lo ha trovato?«Temevo potesse arrivare triste e invece lo ho trovato scatenato: ha lavorato e fatto vedere cose bellissime. Ha giocato partite fantastiche, segnando 3 gol. Ha chiuso le qualificazioni con 10 reti, miglior marcatore. Ora speriamo ci aiuti a vincere la Coppa d’Africa. Era il solito Victor, felice e sorridente: è un vantaggio per tutti».

Merito anche della nomination al Pallone d’oro?«Siamo tutti felici della sua candidatura: noi dello staff come tutto il popolo nigeriano. Per me è una soddisfazione poterlo allenare: sono convinto che un giorno lo vincerà…».

Si dice che dopo Haaland sia il miglior centravanti al mondo.«Non mi piacciono le classifiche, diciamo è nel gruppo dei 4-5 migliori al mondo. Come Haaland, è uno che vive per il gol».

Per la Nigeria è un bene sia rimasto a Napoli.«Ma Victor è felicissimo a Napoli. Per il suo percorso di crescita, restare in Europa e mettersi in mostra in Champions resta la strada migliore. È giovane e ha tempo per dimostrare il suo talento. Poi capisco che di fronte a certe offerte uno possa vacillare: due stagioni in Arabia valgono più di dieci in Europa, ma i soldi non sono tutto. Victor è migliorato tanto in Italia».

Che Braga troverà Osimhen?«Una squadra che gioca bene e che non ha nulla da perdere. Giocare senza pressione può essere un vantaggio. Il Napoli non deve aver paura, ma deve rispettarla perché ha qualità: non sarà una gara facile».

Quanto è cambiata la squadra da quando lei la portò l’ultima volta in Champions?«Il club è ambizioso. Una volta formava giocatori per vederli, adesso ha la forza di tenere i talenti migliori e di acquistarli. Tutti faticano a vincere a Braga. C’è voglia di grandi imprese».

 

Fonte: Gazzetta

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