Guai per il Real Madrid: 4 canterani sono accusati di aver diffuso in rete un video intimo girato da uno dei 4 nel mese di giugno che riprende scene di intimità con una ragazza di 16 anni. Il video è iniziato a girare partendo dall’autore che, senza il consenso della vittima, aveva ripreso l’atto sessuale e promesso di cancellarlo, cosa non fatta: da lui è stato diffuso agli amici e da loro è poi finito in rete fino ad arrivare a un amico della ragazza, che ha raccontato tutto alla madre e poi sporto denuncia. L’accusa è di revenge porn e ieri i 4 indagati sono stati prelevati da Valdebebas per essere ascoltati. Il Real Madri inizialmente non si è espresso, ma poi ha diffuso il seguente comunicato: “Il Real Madrid comunica che è venuto a conoscenza del fatto che un giocatore del Castilla e tre giocatori del Real Madrid C sono stati chiamati a deporre di fronte alla Guardia Civil in merito a una denuncia per supposta diffusione di un video privato via WhatsApp. Una volta che il club avrà ottenuto una conoscenza dettagliata dei fatti adotterà le misure opportune“. I ragazzi, tra i 18 e i 21 anni, sono stati liberati, ma i loro cellulari sequestrati e rimangono iscritti nel registro degli indagati. Le pene previste in Spagna per il reato di revenge porn sono le seguenti: “Per chi diffonda, riveli o passi a terzi senza autorizzazione qualsiasi immagine la cui diffusione danneggi gravemente l’intimità personale altrui” l’Articolo 197 prevede una pena da uno a 4 anni per la registrazione del video, che aumenta a una forbice 3-5 anni in caso di diffusione. Per chi invece ridistribuisce le immagini ricevute la pena oscilla tra uno e 3 anni“.
Fonte: Gazzetta dello Sport