Floro Flores: “Milan favorito con il Napoli. Diamo tempo a Garcia”

Le parole dell'ex attaccante di Napoli e Genoa tra le altre
A Radio Crc, nel corso della trasmissione Si Gonfia la Rete, è intervenuto Floro Flores, doppio ex di Napoli e Genoa: “A Genova ho vissuto uno dei periodi più belli della mia carriera perché venivo da un’annata negativa e avevo tanta voglia di giocare. Ho solo bei ricordi legati a Genova, una città del nord che somiglia molto ad una del sud. C’è il mare e si vive il calcio intensamente, è una piccola Partenope dove si sta bene, si vive bene ed è stato molto piacevole. Probabilmente, se fossi rimasto lì avrei fatto il salto di qualità, ma a volte accadono cose che non vorresti. Dopo Genova infatti, ho passato 2 anni difficili ed ho pensato anche di lasciare il calcio, poi però mi sono ripreso anche a livello mentale. La mente, la psicologia di un calciatore, la dice tutta ed infatti un bravo allenatore lo è se lavora sulla testa dei calciatori. Raspadori ha un solo problema: ha davanti a sé Osimen che fa gol, fa giocare la squadra ed è imprescindibile. Difficilmente potrà prendere il suo posto, ma so che Raspadori ha personalità. Nonostante la sua giovane età, è maturo e spero che i tifosi del Napoli possano aspettarlo perché in futuro avremo un grande campione. Garcia è appena arrivato, ha bisogno di tempo e di lavorare perché anche Spalletti, non dimentichiamo, che l’anno scorso, volevano mandarlo via. Noi tifosi dobbiamo fare i tifosi e dobbiamo avere pazienza perché altrimenti rischiamo solo di sfasciare qualcosa di buono. Dobbiamo avere fiducia in Garcia che ha ereditato una squadra fantastica, ma dobbiamo anche ricordare che ripetersi non è facile. Quest’anno il Napoli non avrà vita facile contro nessuna squadra perché tutte vogliono battere chi indossa il tricolore sul petto. Il Milan mi sembra la più forte in questo campionato, ha un gioco europeo ed ha fatto anche un mercato intelligente. I giocatori hanno voglia di riscatto e ad oggi il Milan mi sembra la squadra da battere. Spalletti giocava un calcio diverso, di palleggio. Garcia invece cerca più la verticalizzazione, ma perdere Kim non è come perdere Koulibaly perché è andato via uno dei più forti difensori al mondo. Kim ha i piedi da play, Juan Jesus non ha le stesse caratteristiche per cui bisogna cambiare anche un po’ il modo di giocare. Ho avuto 29 allenatori, quello che mi ha dato di più è Pasquale Marino. E’ stato l’allenatore che mi ha dato più fiducia, mentre Conte è stato quello che mi ha dato più carica e voglia di vincere. Sarri invece è un maniaco della tattica e ai miei tempi sembrava un visionario, oggi invece guardate cosa sta facendo. A Napoli tornerà la normalità. Una sconfitta non cambia le cose, certo siamo abituati a vincere con facilità e per questo oggi c’è un po’ di allarmismo, ma il Napoli resta un’ottima formazione, la squadra da battere insieme al Milan“.
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