Breda: “Il Napoli è in una fase di passaggio, dalle certezze di Spalletti alle nuove idee di Garcia”

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Roberto Breda, allenatore ed ex calciatore del Genoa. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Quanto crede possa essere stato superficiale Paul Pogba nell’assumere testosterone? “Capire queste cose non è semplice. Ci sta la superficialità. Anche a me, sia da calciatore che da allenatore, è capitato di assistere a queste cose, con giocatori che assumono farmaci senza la totale consapevolezza. A Salerno, con Strada, capitò qualcosa che credo possa aver influito sull’andamento della stagione. Assunse un farmaco per curare una ferita. Poi, invece, gli dissero che era positivo al doping, e per questo saltò due partite fondamentali per la promozione”
 Commento sull’esordio di Luciano Spalletti come c.t.? “Non è facile. Un allenatore competente come Spalletti avrebbe bisogno di stare ore ed ore sul campo. In Nazionale, invece, c’è poco tempo a disposizione. Bisognerà aspettarlo, Luciano ha anche bisogno di capire cosa sia il calcio di una nazionale, ben diverso da quello di un club. Dovrà concentrarsi, infatti, sulle cose essenziali e che possono fare la differenza. Ciò detto, sono convinto possa incidere positivamente. Vedo la giusta determinazione in Luciano. Quel di cui c’era bisogno, Mancini pareva aver perso quell’entusiasmo fondamentale”
Che gara dovremo aspettarci contro il Genoa? “Il Napoli deve dare un messaggio forte, sin da subito. Perdere contro la Lazio è preventivabile, ma dovrà riprendersi. Il campionato è altamente competitivo, le concorrenti per il titolo sono tante. Soprattutto, il tricolore investe i partenopei di tante aspettative. Per questo, a Garcia, nonostante sia a Napoli da poco tempo, è richiesto il successo immediato. Adattarsi, però, ai ritmi del calcio italiano non è facile. Soprattutto, il recente trionfo innesca delle certezze nella testa dei calciatori, le quali rischiano di entrare in conflitto con le idee del nuovo tecnico qualora ci siano i primi passi falsi”
Il tempo rischia di aumentare le aspettative nei confronti di Natan? “Il tempo non aumenta le aspettative, ma inizia a creare determinate idee sul calciatore. Il bello del calcio è che vale il tutto ed il contrario di tutto. Anche due partite possono aiutare a ribaltare determinate convinzioni. Sono sicuro che abbia le qualità per imporsi, e che vedremo le risposte sul campo”
Crede che il minore coinvolgimento di Lobotka nella manovra sia una volontà di Garcia o una semplice fase di rodaggio? “Ogni allenatore ha delle idee che risaltano o meno certi giocatori in alcune zone del campo. Può essere che gli schemi di Garcia mettano meno in risalto le qualità dello slovacco, per codifica negli sviluppi o linee di passaggio. Tuttavia, credo sia giusto, avendo a disposizione un calciatore come Lobotka in rosa, sfruttare appieno le sue qualità. Ciò detto, va considerato che il Napoli è in una fase di passaggio tra le certezze di Spalletti e le nuove idee di Garcia. Bisognerà andare avanti step by step, riuscendo, in maniera graduale, a fare in modo che i calciatori seguano le nuove direttive. Dovrà essere il tecnico francese a mostrare di essere un ottimo gestore”
Il Napoli può essere in grado di difendere lo Scudetto? “Non è facile, e non lo è per nessuno. Non lo è stato per l’Inter, così come per il Milan. È un campionato molto avvincente, con tante squadre in grado di poter trionfare a fine stagione. Il successo del Napoli, nella passata stagione, va letto anche come un senso di rivalsa degli uomini di Spalletti. Quest’anno, invece, il titolo di campione potrebbe non beneficiare proprio in tal senso. Squadre come Juventus e Lazio, invece, potrebbero avere la giusta determinazione per ribaltare il recente trend”
Quanto può incidere il fattore Marassi nella gara di sabato? “Ero presente a Genoa-Fiorentina, un ambiente spettacolare in cui, però, la Fiorentina ha trionfato per 4-1… L’ambiente, dunque, conta, ma fino ad un certo punto. In campo ci vanno sempre i giocatori”
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