Pare giunto il momento di vedere in campo Natan, il difensore arrivato al Napoli per sostituire Kim. Ma la sua vita, come scrive La Gazzetta dello Sport, non è sempre stata facile. “Parlare di fatalità è necessario per comprendere appieno Natan. Non soltanto perché in realtà non era la prima scelta del Napoli, che aveva guardato ad altri calciatori come Danso, Kilman e Le Normand. Andando a ripercorrere il suo passato, la vita l’ha messo davanti a sfide importanti. La sua più grande motivazione risiede nel fratello Felipe, il maggiore, costretto sulla sedia a rotelle per una disabilità cerebrale. Quand’era più piccolo adorava partecipare agli spettacoli organizzati dalla sua chiesa e c’era anche lui al centro sportivo del Flamengo quando le fiamme, quattro anni fa, hanno portato via da questo mondo dieci ragazzi che coltivavano allo stesso modo il sogno di diventare giocatori affermati. Nel 2020, all’atto del rinnovo poco dopo l’esordio in prima squadra, il club inserisce nel contratto una clausola rescissoria da 70 milioni, ma poi passa in prestito al Bragantino, dove nel marzo 2022 il cuore lo costringe a due mesi di stop a causa di alcune anomalie risultanti dagli esami. Da questo punto di vista, Rudi Garcia è certo di trovarsi davanti un uomo, prima che un calciatore, abituato a sopravvivere. Con la determinazione di chi non conosce un ostacolo insormontabile. Deve essere soltanto messo in condizione di poterlo dimostrare e il tempo di farlo, ormai, è arrivato”.