“Occorre resettare per ripartire tanto la storia non si cancella”

A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto Giuseppe Mascara, ex attaccante di Catania e Napoli. Di seguito un estratto delle sue dichiarazioni: “Kvara è riuscito subito a integrarsi, diventando un giocatore fondamentale, rischiando l’uno contro uno, magari ce ne fossero tanti così. Non si crea problemi perché se perde palla è il primo che cerca di riconquistarla. Spero possa restare a lungo a Napoli per raggiungere tanti altri obiettivi. Osimhen è un bomber, ha fame e si vede. Anche quando sbaglia un gol, perde un contrasto e non ci sta. Simeone sapeva a cosa andava in contro, essere la riserva del nigeriano. Un professionista serio, mai una parola fuori posto, sempre a stimolare i compagni. Uno competitivo che si fa trovare pronto. Raspadori non è un esterno, ma uno che può fare sia la prima che la seconda punta.

L’offerta dall’Arabia non ha scalfito Zielinski che non ha guardato il denaro, forte di una famiglia compatta. Quando un giocatore ne ha una importante con dei sani principi non va dietro al dio denaro. Un consiglio che posso dare ai napoletani è resettare quanto successo l’anno scorso, perché tanto la storia non la cancella nessuno, resta lì. Ora inizia un nuovo percorso con un nuovo allenatore con nuove idee, 2-3 innesti e la conferma del gruppo storico.

Bisogna lasciar lavorare il mister, Garcia non è uno sprovveduto e conosce la categoria, il campionato italiano. Ci vuole sicuramente tempo per assimilare nuovi schemi del nuovo mister. Il calore dei napoletani non può essere un problema, soprattutto quando sei importante e famoso lo devi sempre alla gente, quindi non può essere un peso fare una foto, firmare un autografo e parlare qualche minuto con i tifosi. Per lo Scudetto, sono sempre gli altri che incontrano i campioni d’Italia del Napoli e non viceversa. Sanno tutti che il Napoli ha avuto una battuta d’arresto ma ci può stare perché di fronte c’era una signora squadra come la Lazio e la dovranno affrontare tutti. Alla fine il Napoli se la giocherà fino all’ultimo perché ha i mezzi per poterlo fare, l’allenatore c’è, così come la volontà di fare ancora meglio dello scorso anno. L’importante è che tutte le componenti vadano d’accordo per fare la differenza. Nazionale? Secondo me è stata fatta una scelta fondamentale perché Spalletti allenava il Napoli fino a pochi mesi fa e conosce bene il calcio italiano. Tutti lo conoscono, ma un conto è vederlo dalla tribuna e un altro dalla panchina, giorno dopo giorno, conoscendo giocatori e affrontandoli anche ti rendi conto di tante cose. Secondo me il mister potrà fare solo bene”.

 

Fonte: Radio Punto Nuovo.

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