Lorenzo De Santis, agente Fifa, ha parlato ai microfoni di “1 Football Club” sulle frequenze di 1 Station Radio.
Ci sono possibilità che Diego Demme lasci il Napoli? “Quella su Demme, scavalcato da Lorenzo Russo, è una scelta abbastanza chiara. Che il tedesco sia fuori dal progetto pare chiaro. Negli ultimi giorni c’era stata la possibilità di andare a Firenze, alla fine però la scelta è ricaduta su Maxime Lopez. I mercati ancora aperti rappresentano una possibilità per i nostri club, sia per piazzare esuberi che per poter usufruire di ulteriori risorse per le proprie casse. Parliamo, infatti, di campionati che godono ancora di possibilità di investimento”
Come si sente, da agente Fifa, dopo le parole del club nel comunicato di ieri sulla trattativa per il rinnovo di Kvaratskhelia? “Il mercato ci ha abituato a lotte senza esclusione di colpi. Quando le varie parti entrano in conflitto ci si può attendere che i toni, e gli animi, si surriscaldino. Nel caso specifico parliamo di un calciatore importante, la cui aspirazione a ridiscutere le cifre è legittima in quanto esse non rispecchiano, ormai, quella che è la realtà del giocatore. Ciò detto, sappiamo quanto De Laurentiis sia un personaggio senza filtri. Una situazione scottante fra le mani del patron e degli agenti che sarebbe meglio risolvere nel più breve tempo possibile”
Si parla di un Napoli indebolito dopo il mercato estivo, è d’accordo? “Credo che i due migliori acquisti del Napoli siano le conferme di Osimhen e Kvaratskhelia. All’inizio del mercato non era scontato poter arrivare in fondo alla sessione avvalendosi ancora dei due talenti. D’altro canto, quella di Kim è una perdita importante. Molto dipenderà dalla resa di Natan, chiamato a sostituire il miglior difensore dello scorso campionato. È un ragazzo molto giovane che ha bisogno di fare esperienza. Dalla capacità degli azzurri di sopperire all’addio del coreano dipenderà l’esito del mercato, ed i risultati in stagione”
Con un ingaggio di un milione e mezzo, Kvaratskhelia può ancora essere valutato cento milioni? “Non c’è una regola fissa, anche se è una norma misurare l’ingaggio di un calciatore in base alla valutazione sul mercato. Solitamente, il suddetto ingaggio corrisponde ad un decimo del suo prezzo, ed i cento milioni potrebbero richiedere un ingaggio di ben dieci milioni. A tal motivo, le trattative per il rinnovo dimostrano la consapevolezza, ambo le parti, che le cifre contrattuali del georgiano non corrispondono più al valore del calciatore”