Rigorista Certo un buon inizio non dà certezze, servirà una costanza di rendimento e di reti che è il sogno di ogni centravanti e della sua squadra. Ma in questa stagione c’è una novità, Garcia lo ha “nominato” rigorista. E la differenza, rispetto al recente passato, è che adesso tira e segna con maggiore sicurezza. Infatti nella stagione precedente aveva sbagliato contro il Liverpool e nel maggio scorso con la Fiorentina, poi riuscendo comunque nel tentativo successivo sempre con i viola. Ha cambiato un po’ la tecnica e il suo tiro incrociato, potente e alto confezionato col Sassuolo è più convincente. L’impostazione è migliorata e sicuramente anche mentalmente sul dischetto il nigeriano ha un approccio diverso. Se riuscirà a trovare continuità anche dagli undici metri, ecco che quel record potrebbe non essere impossibile. Di sicuro Victor non è sazio di quanto ha fatto finora ed è ancora affamato. Del resto bastava vederlo a fine partita con il Sassuolo, contrariato dal fatto che la squadra abbia sofferto per segnare il secondo gol e chiudere la sfida. Incontentabile, e non per egoismo, ma perché vuole vincere sempre e non gli piace rischiare di perdere dei punti per superficialità o altro. Oggi vuole continuare il filo conduttore di un 2023 che lo vede miglior cannoniere (insieme all’inglese Kane) nei cinque top campionati europei con 20 gol. Fonte: Gazzetta