La verità, tutta la verità. Rudi Garcia non è uno che gira attorno alle cose. Se deve dire una cosa, la dice e basta. Sui giocatori arrivati, su quelli andati via, sul sorteggio. «Lozano? A me piaceva, va via per ragione economiche. Natan? C’è da aspettare, non dategli fretta».
La verità, Garcia. Che girone di Champions è?
«Poteva andare meglio, ma anche peggio. Sono contento di affrontare uno dei più grandi club al mondo come il Real Madrid. Anche perché è un giusto ritorno delle cose: nel 2016 non mi è stato permesso di giocare la doppia sfida con il Real agli ottavi (venne esonerato a gennaio dalla Roma, ndr)».
Via Lozano, ma arriva Lindstrom. «È un talento in più nella nostra rosa. Viene perché se ne va Lozano: a me piaceva il giocatore, ma economicamente non era possibile tenerlo. Il danese ha prospettiva, futuro, e sono contento per il suo arrivo. Ma sia chiaro: io non dimentico quelli che ci sono solo perché arriva uno nuovo (il messaggio, forse, è alla società, ndr), ho sempre dato importanza a quelli che già ci sono. Giusto mostrare fiducia a chi sta qua. Jesper andrà in panchina e arriverà il suo momento. Dove può giocare? Qualsiasi posto, pure girare attorno a un attaccante, ha senso del gol: è una risorsa».