Il Mattino – Nessun bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto, è la Champions League e il Napoli dirà la sua!

Nessun bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. È la Champions League, signori: siamo alla fase a gironi della coppa dalle grandi orecchie ed il Napoli potrà dire la sua ed ha le carte in regola per andare avanti e far sognare i propri tifosi. E magari cullare il sogno che da sempre stuzzica Aurelio De Laurentiis. D’accordo, dall’urna del Grimaldi Forum, nel principato di Monaco, ieri sono usciti i giganti del Real Madrid di Carlo Ancelotti che sono una vera e propria bestia nera per gli azzurri (mai vittoriosi nei 4 precedenti europei contro le merengues: un solo pareggio e tre sconfitte). Ma sarebbe un grave errore fermarsi soltanto ai blancos con cui il Napoli avrà comunque l’obbligo ed il dovere di provarci. Non bisogna dimenticare, però, che ci sono comunque due «pass» per approdare agli ottavi di finale e le altre squadre sorteggiate nello stesso girone (C) del Napoli (Union Berlino e Sporting Braga) sono ampiamente alla portata degli azzurri.

 

Rispettabili, certo – come del resto tutte le compagini approdate in quella che è la più importante competizione europea di calcio – ma sulla carta abbordabili. Al massimo potenziali outsider. A Garcia dunque il compito di tentare di bissare e magari anche migliorare lo straordinario cammino degli azzurri nella passata edizione, quando il Napoli si fermò ai quarti di finale (nella doppia sfida con il Milan). Per farlo dovrà superare la fase a gironi che comincia con il primo turno tra il 19 ed il 20 di settembre (il calendario con le date delle partite di andata e ritorno sarà ufficializzato entro domani). Le statistiche strizzano l’occhio comunque agli azzurri, sebbene sia contro Union Berlino sia contro Sporting Braga sarà la prima volta assoluta in Europa per la truppa di Garcia (che ha esperienza e spessore internazionale).

 

Ma il Napoli ha precedenti favorevoli contro compagini tedesche e portoghesi oltre ad essere una «sentenza» quando affronta Bonucci (prossimo ad accasarsi proprio con l’Union Berlino). Insomma, statistiche a parte – con le avversarie che analizziamo al microscopio una per una – il Napoli ha entusiasmo, forza ed anche la giusta esperienza internazionale per andare avanti in Champions. Quella di quest’anno è l’ultima edizione con la formula ad otto gironi, la prima con gli azzurri testa di serie. Da metà settembre in poi comincia il circo incantato della coppa dalle grandi orecchie: si giocheranno 125 partite con la musichetta della Champions ed i 32 club approdati alla fase a gironi si divideranno 2 miliardi di euro più «spiccioli» con un bonifico – pronti via – da 15,6 milioni di euro. Passare ai quarti significa guadagnarne quasi 10 e così via. Una pioggia di milioni con il sogno di Wembley.

 

Fonte: Il Mattino

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