Il Napoli ha mutato poco o niente la sua struttura, anzi se vogliamo si è rinforzato, al netto dell’addio di Kim. Rudi Garcia ha quantità mista a qualità, ha la possibilità di cambiare e sostituire senza però diminuire in valore tecnico in mezzo al campo, come sottolinea oggi il Corriere dello Sport. “Rudi, insomma, è stato di parola: il suo 4-3-3 è fluido; talmente da diventare 4-2-4 in fase d’attacco. Lindstrom, tra l’altro, offre la possibilità di passare al 4-2-3-1 e al 4-3-2-1 e di avere soluzioni di partenza e in corsa in tutti i ruoli dell’attacco: nel tridente sta a destra e a sinistra e nel tris di trequarti anche dietro la punta. Una posizione che Zielinski sta occupando regolarmente in fase di possesso, con ottimi risultati, mentre Lobotka si abbassa e fa quasi lo schermo davanti alla difesa per garantire più equilibrio. Il gioco del Napoli passa meno da lui e la profondità è il nuovo mantra. Con una certezza: il potenziale offensivo è tale che qualcosa di buono, di ottimo o decisivo può sempre saltare fuori. Anche in due minuti: il tempo che a Kvara è servito per entrare in campo dalla panchina e spedire Di Lorenzo in porta con il Sassuolo”.