A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto Francesco Repice, radiocronista RAI:
“Il Napoli lo scorso anno è arrivata ai quarti di finale e ripetersi è un traguardo assolutamente realistico. A questo Napoli, però, è impossibile precludere qualsiasi risultato. L’anno scorso ho raccontato la finale di Champions tra City e Inter e non mi sembra che gli azzurri siano così distanti da quel livello, anzi… Non bisogna dare limiti al Napoli, che è una squadra completa e piena di talento: non vedo perché addirittura non possa fare un passo in avanti.
Garcia andrà a toccare poco quello che ha costruito Spalletti. Faccio sempre il paragone tra la Juve di Conte e quella di Allegri, che piano piano ha iniziato a mettere il suo. Auguro a Garcia lo stesso percorso, così da mettere la sua firma gradualmente in questo Napoli.
Gli azzurri possono creare un ciclo e le condizioni ci sono tutte, anche se fossero andati via uno come Kvara e Osimhen: avresti incassato talmente di quei soldi che avresti fatto uno squadrone. Kvara? Sfondate una porta aperta, è un top player assoluto… La Premier può attirare tutti, ma è un calcio che mi annoia mortalmente: gente che rincorre il pallone per 90 minuti senza troppo senso. Grealish ed Antony lì sono super celebrati, ma in Italia due del genere non la vedrebbero mai… Kvara è quello che rompe le partite, fa storia da solo. Spalletti CT? Gli auguro tutte le fortune del mondo.
Sono convinto che gli allenatori incidano fino ad un certo punto, poi se vinci poco importa se lo fai in bello stile. Spalletti ha fatto vincere Napoli, è il più forte al mondo nell’organizzare il proprio lavoro e quello dei suoi giocatori. Sarà dura, però: l’Italia non è un club ed il materiale a disposizione non è quello del Napoli”.