Moggi: “Juve indietro rispetto a Napoli, Milan e Inter. Nerazzurri favoriti con i partenopei”

Le parole dell'ex dirigente sportivo
A Radio Crc, nel corso della trasmissione Si Gonfia la Rete, è intervenuto Luciano Moggi, dirigente sportivo: “Se andiamo a guardare quello che fa il Napoli, devo dire che tutti dicono che De Laurentiis è antipatico, ma come contabilizzatore è super e poi sa scegliere bene i suoi collaboratori. Nel calcio di oggi in cui le società sono aziende, c’è bisogno chi sa leggere i bilanci e lui sa farlo. La Juventus ha il vantaggio di non giocare le coppe, ma mi sembra decisamente inferiore a Napoli, Milan e Inter. Farà un buon campionato, non ci sono dubbi su questo, ma per il titolo credo sia lontano. Manca il centrocampo che non è funzionale agli attaccanti che ha e quindi si può ipotizzare un buon campionato e può anche rientrare nelle prime 4, ma non lottare per lo scudetto. Credo che la Lazio non ripeterà il secondo posto dello scorso anno. Con le stesse forze non può arrivare di nuovo secondo, numericamente il gruppo è più numeroso, ma non si è rinforzata. A Roma stanno osannando Lukaku, ma è poco ancora per la Roma, credo che anche i giallorossi non ripeteranno il campionato dell’anno scorso. Ecco perché penso che la Juve possa inserirsi tra le prime 4. Se alzi troppo l’asticella strapagando un giocatore, poi c’è il corteo del resto della squadra ed è questo il problema principale del monte ingaggi. Il Napoli ha sempre gestito bene questo aspetto, la situazione potrebbe diventare più difficile con Osimhen, se dovesse ripetersi. Al Milan manca la qualità a centrocampo, ma la società ha preso 10 giocatori e ne sta trattando un altro. Il Milan ha modificato l’assetto della squadra, ma così facendo generalmente metti in crisi l’allenatore. Pioli invece ha fatto quello che pochi sanno fare perché il periodo di rodaggio è così breve che il Milan sembra destinato a lottare per il campionato. L’Inter invece è squadra massiccia, viene da un campionato fatto bene ed ha inserito giocatori importanti. La società ha disegnato una squadra in cui per ogni ruolo ci sono 2 giocatori, come ha fatto il Napoli e questo mi fa pensare che possa competere col Napoli per lo scudetto anche se ritengo gli azzurri ancora un filo avanti. Mancini? Se fosse vero quello che dice la Federazione, non dovevano mandarlo via, considerando che era vincolato da un contratto. Detto questo, chiunque al posto di Mancini avrebbe fatto quella scelta. Abodi ha detto che c’era una norma per far tornare i giocatori italiani in patria, ma la stiamo usando per far venire gli stranieri tramite il decreto crescita“.
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