Bucchi: “Osimhen è più decisivo di Haaland, ha dimostrato la sua fame negli anni”

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Cristian Bucchi, allenatore ed ex calciatore, fra le tante, di Napoli e Sassuolo. Di seguito, un estratto dell’intervista:
“Napoli? Kvara e Osimhen sono due top del nostro campionato, sanno anche sfruttare benissimo il gioco del collettivo. Con questi presupposti il Napoli non può che fare bene. Su Raspadori invece credo che Mancini abbia ragione: è un sottopunta o una punta. È vero che ha una struttura da trequartista, ma la sua qualità migliore è quella di attaccare lo spazio e comportarsi da centravanti vero e proprio.
Purtroppo la presenza di Osimhen gli impedirà di giocare con continuità in quel ruolo e verrà dirottato sui lati. Natan? C’è da capire quali sono le sue conoscenze, non ci sono dubbi invece sulle sue qualità. Forse ci sono considerazioni da fare sull’ambientarsi, specie perché Garcia gioca difendendo più di reparto rispetto agli uno contro uno lasciati dietro da Spalletti. Credo che questo sia solo un periodo di introduzione per il ragazzo, che sta crescendo dietro Juan Jesus.
Sassuolo? Ho sentito le parole ei Dionisi e dico che ha ragione, il mercato distrae i giocatori: una volta finito potranno sicuramente fare un buon campionato con i giovani che hanno inserito in rosa. Lindstrom? Non è un giovane, ha già un trascorso ed è un calciatore pronto. Ovviamente anche per lui ci sarà un momento di inserimento, ma sarà un periodo nettamente minore rispetto ad altri perché ha già esperienza. Bella risposta anche di De Laurentiis ai mal di pancia di Lozano, come a dire “noi andiamo avanti per la nostra strada”.
Non credo ci saranno spazi per Lozano quest’anno anche se non partisse, data la profondità della rosa. Cosa manca sul mercato? Credo un sostituto di Lobotka: penso sia il caso che il Napoli formi un giovane da far crescere, che si inizi a fargli fare esperienza dietro a un calciatore esperto per poi lanciarlo negli anni. Un calciatore in quel ruolo è fondamentale per qualunque squadra. Imprecisione sotto porta? Siamo agli inizi: la cosa importante è portare risultati. A Frosinone si è visto un Napoli a due facce, non nella sua interezza e continuità tecnica.
Ieri abbiamo visto il vero Napoli, quella a cui eravamo abituati. La cosa importante è creare occasioni, che magari una volta entrano e altre no. Ieri il Napoli poteva vincere 5-0 e ora magari staremmo parlando di altro. Lazio? Credo che sia una squqdra ancora non rodata e questo è strano, perché l’organico è lo stesso dell’anno scorso. Ci si aspettava altro grazie al lavoro di Sarri, invece non sembra pronta. Milan e Inter hanno cambiato, il Napoli anche e quindi i biancocelesti potevano inserirsi bene.
Sono molto curioso della reazione, anche perché la Lazio l’anno scorso mise in grande difficoltà il Napoli al Maradona. Osimhen o Haaland? Victor è più decisivo, perché il valore della squadra del City è ben diverso. Producono 100 occasioni da gol e l’attaccante le finalizza, ma anche in sua assenza si crea tantissimo e si vince. Il Napoli senza Osimhen è ben diverso. L’attaccante è migliorato tanto nel lavoro con la squadra, cosa che Haaland non ha ancora migliorato così tanto nel City. Victor negli anni ha dimostrato la sua fame ma anche la sua intelligenza nell’affinarsi”.
Napolinews
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