Prima o poi doveva accadere, certo: la copertina è di Kvara, in questo momento

L’altra stella azzurra, il gemello di Osi in campo e anche in borghese, dietro una scrivania, con un contratto nuovo da definire, approfondire, discutere secondo legittime aspirazioni: parametri diversi, da quelli attuali. Un capolavoro irripetibile lasciato in eredità al Napoli da Cristiano Giuntoli: Khvicha Kvaratskhelia, il miglior giocatore dell’ultimo campionato, un’alchimia unica con il pallone e con il calcio, giochetti da Peter Pan sull’isola che non c’è, è stato acquistato nella primavera del 2022 dalla Dinamo Batumi per 11 milioni di euro, con un contratto fino al 2027 da 1,4 milioni di euro a stagione. Uno stipendio da giocatore ordinario della rosa per uno considerato straordinario, un’eccezione come Osimhen. Un colossale affare calcistico con effetti sociali, considerando tutto quello che Kvara è riuscito a dare alla squadra e a portare alla città in termini di indotto ogni benedetta domenica della stagione dello scudetto (un charter settimanale coordinato con il turno di campionato al Maradona con 300 turisti georgiani in pellegrinaggio a Napoli per lui e poi per visitare la città, Pompei ed eventualmente le isole). Il libro del contratto, però, è stato riaperto: il suo manager Mamuka Jugeli ha cominciato a discutere con Adl e continuerà presto, a quanto pare, considerando che è annunciato in Italia, anzi a Napoli, proprio in queste ore. Il presidente, invece, rientrerà nei pressi della partita con il Sassuolo, e a questo punto è consequenziale pensare a un incontro. In questa fase, a quanto pare, la distanza è notevole: Kvara vorrebbe rientrare in un range che si aggira intorno ai 5 milioni più uno di bonus, praticamente il doppio del tetto ingaggi fissato una stagione fa dal Napoli. Salvo eccezioni. Fonte: CdS
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