C’è una penale di cui la Figc è a conoscenza. Gravina ha spiegato che i legali di via Allegri sono stati consultati solo per avere un chiarimento: possiamo mettere Luciano Spalletti sotto contratto anche in presenza di questa clausola? La risposta è stata sì. Toccherà a Spalletti trovare la soluzione con il presidente del Napoli, è una questione tra di loro. Ci sarà l’arbitrato per definire il risarcimento che il Napoli pretende (la penale è a scalare e dal 1 settembre sarà di 2,5 milioni di euro) oppure Spalletti – e questi sono i segnali che arrivano dal suo mondo – troverà un accordo con il presidente pagando la clausola sia pure con il sostegno degli sponsor che, adesso, lasceranno Mancini per accordarsi con lui? La sensazione è che, nonostante il clima, nessuno vuole un ct alle prese con un contenzioso con un club. Né la Figc, né il Coni e neppure il governo. Giovanni Malagò ci ha provato a convincere De Laurentiis a rinunciare alla penale, ma il capo dello sport italiano ha ammesso che è stato un tentativo inutile. Ci riproverà. Lo stesso portavoce del patron in questa vicenda, Grassani, ha ammesso che secondo lui «Spalletti non pagherà spontaneamente quanto stabilito». Ma Lucianone ha alle spalle un bel pool di legali di cui fa parte anche il figlio Samuele: sa fino a che punto spingersi in questa querelle. I segnali che arrivano dal suo mondo parlano di una voglia matta di chiudere il braccio di ferro il prima possibile. In ogni caso, a meno che non sia stabilito diversamente nell’accordo del 18 luglio, a dirimere l’eventuale contesa sarà la Camera di Commercio di Napoli.
Fonte: mattino.it