Cannavaro, la doppia bandiera di Napoli e Sassuolo: da capitano azzurro all’Emilia

Napoli-Sassuolo. E pensi inevitabilmente a Paolo Cannavaro, capitano della squadra azzurra che tornò in Champions League nel 2011 e un anno dopo vinse la Coppa Italia, primo trofeo della era De Laurentiis. Poco meno di due anni dopo il fratello del capitano Mondiale, quello che sembrava un intoccabile della squadra azzurra, lasciò il Napoli. Non vi fu feeling con il nuovo allenatore Rafa Benitez e peraltro la società ben poco fece per trattenerlo.
E così, all’inizio del 2014, Cannavaro decise di tornare in Emilia, dove aveva vissuto (e bene) al fianco di Fabio nel grande Parma di Tanzi. Un’esperienza importante, con Paolo protagonista della crescita della squadra, fino alla decisione all’età di 36 anni di chiudere la carriera e di raggiungere Fabio in Cina, dove avrebbero vinto da allenatori uno scudetto col Guangzhou Evergrande.
Paolo ha lasciato una “traccia” nel Sassuolo, suo figlio Adrian, diventato uno dei migliori giocatori del vivaio neroverde.
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