Un’altra notte per tirare fuori dal pantano un accordo che era praticamente definito, baciato e ormai destinato al brindisi. Venerdì al Celta la notizia aveva fatto il giro dei corridoi, degli uffici e dello spogliatoio: lo sapevano tutti che Gabri non avrebbe giocato a San Sebastian con la Real Sociedad, lo aveva deciso Rafa e ne aveva anche parlato con lui. Con il principino del centrocampo, uno dei più grandi talenti della Rojita: «Abbiamo discusso della cosa e siamo stati d’accordo. Inutile nasconderci, l’affare è molto vicino alla conclusione», il discorso di Benitez dopo la partita di sabato. Nel frattempo, però, qualcosa stava cominciando a cambiare: questioni di dettagli – si fa per dire – di carattere economico, relativi ai diritti d’immagine e non solo. Dicono: le commissioni e altri elementi del tipo. Poca differenza, comunque problemi. Problemi che lunedì sono venuti fuori gradualmente e che ieri sono esplosi fragorosamente, mettendo l’affare a serio rischio. In stallo totale. Le parti, però, non hanno mai smesso di trattare. Mai: giornata intera, serata, notte. Con tanto di sensazioni a coté: quel classico cauto ottimismo che dice tutto e anche niente. Ma almeno non è pessimismo e autorizza ad aspettare un’alba di buone nuove. La notte, magari, porterà consiglio e pace. Anche perché il Napoli vuole Gabri, Gabri vuole il Napoli e il Celta ha bisogno di fare cassa. Sarebbe tutto un altro centenario. Olé. Fonte: CdS