Una sera e una notte per cercare di capire come porre rimedio a quelli che in casa Napoli definiscono «equivoci». Di sicuro a Vigo non hanno preso bene l’ultima bozza di contratto inviata dalla Filmauro alla sede del Celta: «Non è quello che ci siamo detti venerdì scorso», la replica degli uomini del patron galiziano Manuel Carlos Mouriño. E così un’intera giornata – e serata – è trascorsa a porre rimedio all’incidente diplomatico che ha frenato l’arrivo a Roma di Gabri Veiga. L’affare sembrava ormai concluso ma davvero al momento della firma del Celta (c’era già quella di De Laurentiis) è arrivato l’altolà. I due club si conoscono da anni, hanno anche siglato l’operazione Lobotka, ma ieri qualcosa ha fatto saltare i nervi al Celta, forse la riduzione della percentuale di rivendita futura e magari sui bonus. In ogni caso, delle incomprensioni che tutti definiscono rimediabili. Veiga è lì che attende con la valigia in mano: è atteso da un quinquennale da 2 milioni l’anno, non sarebbe semplice per il Celta dire che non se ne fa più nulla. Ma l’operazione, ieri sera, ha avuto una frenata brusca. Ieri velocissima telefonata con gli agenti di Lozano che hanno chiesto un ulteriore sconto sul cartellino del Chucky per consentirgli una sistemazione (non è facile accasare uno che guadagna 6,5 milioni di euro lordi). Il Napoli ha ribadito il prezzo: non meno di 25 milioni. Lo cercano in Arabia, ma anche il Los Angeles (sia pure a gennaio).
Non è questione solo legata all’editto di De Laurentiis, ma bisogna fare in fretta con Lindstrom, il danese dell’Eintracht, sedotto dalle sirene partenopee e pronto a lasciare la Bundesliga. Accordo già raggiunto con l’esterno (2 milioni per 5 anni) ma non ancora con i tedeschi che pure tutta questa voglia di darlo via non ne hanno. Però è trattativa molto avanzata. Fonte: Il Mattino