Dualismo fra i due attaccanti più forti della Serie A, Lautaro Martinez e Victor Osimhen, entrambi hanno rifiutato le sirene arabe per confermarsi in Europa, ne parla oggi Vincenzo D’Angelo su La Gazzetta dello Sport. “L’Arabia Saudita avrà pure saccheggiato il Vecchio Continente e costruito un nuovo Luna Park dorato per i campioni, ma non tutto si può comprare. Soprattutto, non tutti i gioielli della nostra Serie A si sono rivelati accessibili. Perché, nonostante qualcuno creda abbia perso appeal, l’Italia continua a essere terra promessa per i grandi centravanti. Lautaro Martinez e Victor Osimhen hanno detto no ai milioni sauditi: troppo giovani per esplorare il campionato arabo, troppo ambiziosi per decidere così presto di dire addio al sogno Champions, al desiderio di lottare per lo scudetto. E – perché no – anche per rinunciare al loro nuovo status di re di Milano (la sponda nerazzurra) e Napoli, con due popoli in adorazione massima per i loro beniamini. Ma Lautaro e Osimhen viaggiano ben oltre la sfida tricolore, la loro dimensione è internazionale, mondiale. E in questo 2023 hanno messo in fila anche i migliori al mondo, gli uomini destinati a sfidarsi nel prossimo decennio per il Pallone d’oro: Martinez ha il miglior rendimento nel rapporto minuti giocati/gol realizzati (89,81’), Victor è il capocannoniere dei top cinque campionati d’Europa (19). Anche fenomeni come Mbappé e Haaland (o Kane) sono dietro”.