L’esponente politico, residente a Marano e molto noto nell’hinterland giuglianese, racconta: «L’unico neo di una bellessima serata, sia dal punto di vista organizzativo che sportivo, è stato al termine della gara, quando io e la persona che era in mia compagnia ci siamo diretti verso l’area di sosta per riprendere l’autovettura che ci avrebbe riportato a casa. Siamo stati rincorsi da almeno 4 tifosi locali. Oltre alle frasi offensive, tra cui “napoletano di merda”, siamo stati circondati e minacciati. Sono riuscito a chiedere aiuto, allontanandomi di qualche metro mentre la persona che era con me cercava di placare l’ira dei tifosi del Frosinone – aggiunge Di Fenza – Solo a quel punto siamo riusciti ad andare via senza subire ulteriori conseguenze».
Fonte: il Mattino.