Frosinone e Napoli ripartono in questa stagione dopo aver vissuto entrambe un campionato esaltante e da vincitrici.
Anche quest’anno la Redazione de Ilnapolionline ripartirà con la rubrica “A mente fredda“, il cui unico scopo è approfondire con la consueta leggerezza e allo stesso tempo serietà verso i propri lettori, le gare di campionato del Napoli.
Il campionato 2023/24 dei campioni d’Italia è iniziato ieri pomeriggio alle 18:30 dallo “Stirpe” di Frosinone con una grandissima novità in panchina, ovvero l’arrivo di mister Rudi Garcia al posto dell’indimenticabile Luciano Spalletti (CLICCA QUI PER FROSINONE-NAPOLI TOP & FLOP)
Ecco, di seguito i principali spunti di Frosinone-Napoli:
- La cartolina verso Certaldo: ieri allo Stirpe di Frosinone nel tridente offensivo sono partiti titolari Politano (a destra) e Raspadori (a sinistra). Se per il buon Matteo c’è stata una certa alternanza con Lozano da titolare (ma con un’evidente preferenza per il messicano), Jack ha raccolto un minutaggio davvero risicato lo scorso anno. Sono sicuro che con l’ottimo Lucio sulla panchina avremmo visto Elmas dal primo minuto. E invece Politano ha siglato la prima rete scudettata e Raspadori si è visto annullare dal Var il suo gol. Due cartoline per il neo C.T. della nazionale…
- Il disordine: nei primi venti minuti della nuova stagione il Napoli di Garcia è sembrato a centrocampo un po’ disordinato nella gestione degli spazi. Sicuramente un po’ era dovuto all’assenza della “lavatrice” Anguissa, un vero fenomeno nel ripulire i palloni sporchi, ma non basta. Perché bisogna comprendere che in questa stagione mancherà un centrale difensivo velocissimo del valore di Kim, bravissimo nel mettere una pezza quando si perdevano quei rari palloni. Con un Veiga in più e un Cajuste integrato nei meccanismi di gioco, le alternative non mancheranno.
- Il ricorso storico: l’inizio dello scorso campionato del Napoli (a Verona) ha dei tratti comuni con l’esordio di Frosinone di ieri. In entrambe le circostanze i partenopei sono passati in svantaggio, per poi chiudere la prima frazione sul 2-1 in rimonta. La rete numero 2 oggi come allora è stata ad opera di Osimhen, e Politano ha timbrato il cartellino. Se poi vogliamo completare con le similitudini, un anno fa e ieri il club stava per chiudere operazioni di mercato tutt’altro che marginali. Tutto questo perché siamo napoletani scaramantici e sappiamo come è finita pochi mesi fa…
- L’effetto Gravina: diciamocela tutta senza giri di parole. I milioni di tifosi partenopei nel mondo hanno un giustificato timore che la battaglia per la clausola di Spalletti, intrapresa una settimana fa potesse generare ripercussioni sul lato sportivo. Già il nome dell’arbitro (Marcenaro) lasciava molto spazio a cattivi pensieri. E allora pronti via e il Frosinone usufruisce di un calcio di rigore che definirlo “leggero” è un eufemismo. Non solo ma i partenopei iniziano ad accumulare cartellini gialli a ripetizione, neanche menassero come Bud Spencer e Terence Hill. Inquietante, non posso usare parola più leggera, quello sventolato ad Olivera che condizionerà l’uruguaiano per tutta la partita. Alla fine vince sempre il più forte, ma la sensazione è che stavolta la FIGC non sarebbe affatto entusiasta in caso di uno scudetto bis.
Articolo a cura di Marco Lepore