Il rinnovo di Osimhen non è più una priorità

Il Napoli e l’agente Calenda sono riusciti nell’impresa di abbassare i riflettori: d’altronde, i sauditi dell’Al Hilal ora sono piuttosto sazi dopo aver strappato ai cugini qatarioti del Psg Neymar junior. Dunque, la caccia grossa è finita. Osimhen conosce le condizioni del Napoli: 12 milioni per tre anni, una clausola (una sola per l’Europa e il resto del mondo) da 150 milioni di euro, diritti di immagine che in parte possono essere gestiti dalla sua agenzia. Condizioni straordinarie che il Napoli concede alla sua stella dopo il lungo tira e molla con il suo procuratore che nell’ultimo mese ha incontrato De Laurentiis e Chiavelli per una decina di volte. Il Napoli ora non ha più fretta: considera la trattativa conclusa e più tardi firma Osimhen, più tardi entrerà in vigore il contratto che lo renderà il più pagato d’Italia (al momento viaggia ancora attorno ai 4 milioni di euro). Il rinnovo a fine mercato era lo scenario più logico: Osimhen sognava la Premier ma è rimasto scosso dall’offerta da 35 milioni dei sauditi. Si è guardato intorno. Ora che resta al Napoli, ovvio che è pronto a firmare. Senza alcun rimpianto. L’annuncio? Non è un contratto facile, ma l’intesa nei dettagli principali è determinato. Ballano ancora i bonus: lo scorso anno il primo da 130mila euro scattava al gol numero 20. Vanno tutti ritoccati all’insù. Cosa che prevede tempo. Come per il jolly dell’Eintracht Francoforte Jesper Lindstrom: contatti avviati attorno al 20 luglio, tutto legato all’addio di Lozano.

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