Si riparte dal 4-3-3 ma il doppio centravanti non è un’ipotesi peregrina

Nell’intervista a “Dazn Heroes” il nuovo allenatore azzurro Garcia ha prospettato un’interessante variazione sul tema tattico del Napoli per la stagione ’23-’24. Certo, si parte dal consolidato 4-3-3 che ha fatto la fortuna della squadra nel campionato dello scudetto, assicurando efficacia offensiva e copertura difensiva. Ma potrebbe esservi la novità del doppio centravanti, un 4-4-2 con Osimhen affiancato da Simeone, il Cholito che è stato tra i protagonisti di un precampionato anonimo sotto il profilo del gioco, anche perché il tecnico francese e il suo staff hanno dovuto fare i conti con una serie di calciatori che si sono fermati ai box per problemi fisici. Dato che Osimhen è intoccabile – a proposito: siamo in attesa che De Laurentiis e l’agente Calenda, dopo la dozzina di incontri nei ritiri di Dimaro e Castel di Sangro, diano l’annuncio del prolungamento del contratto – è giusto provare a concedere più spazio all’argentino, che già durante la gestione Spalletti ha confermato di essere quasi sempre pronto all’uso, cioè di saper sfruttare le chance che un allenatore gli concede.
Uno come Simeone è il classico calciatore disposto a sacrificarsi, ad arretrare e a correre a tutto campo, per avere sempre più spazio. E’ chiaro che una manciata di minuti potevano essere sufficienti nella prima stagione azzurra, in cui era peraltro in prestito dal Verona. Adesso, dopo il riscatto per 15 milioni e con un anno di esperienza a Napoli, il discorso è differente.A proposito di attaccanti, durante i ritiri Garcia ha lavorato anche su varie soluzioni per Raspadori, il calciatore italiano più pagato nella gestione De Laurentiis (35 milioni), uno di quei talenti che possono aiutare la Nazionale a risollevarsi. Esterno destro al posto di Lozano o Politano? E’ l’ipotesi più probabile già nelle prime giornate di campionato.

Fonte: mattino.it

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