Decide Piotr, mentre Gabri Veiga (21) lo ha già fatto, perché il suo sì c’è, è stampato nell’aria, aspetta semplicemente che Zielinski liberi il posto, per consentire che il bonifico dall’Arabia venga poi girato direttamente al Celta Vigo, ormai prossimo a rassegnarsi: aggiungendone altri cinque di bonus, più che la stretta di mano partirebbero le pec e il Napoli si ritroverebbe con un trequartista che, come dicono a Castel Voltuno, «è tanta roba» e ricorda Piotr, che sa fare il 4-3-3 o può stare nel 4-2-3-1, che ha corsa, dribbling secco, un pieno di fantasia e di freschezza da sfruttare per un quinquennio. Gabri Veiga è entrato di diritto, sin da marzo, nel listone della spesa del Napoli, fu l’ultima idea di Giuntoli, che lo seguì di persona, lo studiò attraverso i video, mise assieme talmente tante relazioni da restarne stordito, anche per la presenza della clausola. Ma il problema non si pone, il Celta Vigo sa che non si arriverà a quaranta milioni ma a trentacinque si lascerà convincere e accontenterà quel giovanotto che, chiaramente, non sta pensando ad altro, alla Champions, a un campionato inedito, a una città che Rafa Benitez – il suo allenatore – conosce benissimo, alle pulsioni che una esperienza del genere scatenerà in lui. Fonte: CdS