Quanti anni, sono volati via: e nel tempo, da Empoli (1995) allo scudetto (2023), l’amicizia è servita come collante, uno sguardo e via. Staff significa empatia e però anche sintonia, forse (ma no n necessariamente simpatia), e in quel viaggio che Luciano Spalletti intraprese quando adagiò le scarpette nello spogliatoio, Daniele Baldini comparve subito: per guardargli le spalle, al centro della difesa, c’era lui, che sarebbe ricomparso poi, per stargli al fianco, con Marco Domenichini, il «secondo» più fedele ch’esista, da Empoli alla Samp, da Venezia all’Udinese, da Ancona e di nuovo a Udine e poi a Roma e ancora fino a San Pietroburgo e la Capitale (quella italiana, ovviamente) e l’Inter e la disoccupazione e Napoli. Mai un santo giorno che non avessero condiviso un’emozione, perché dal ‘97-98 a stamattina, hanno ripetutamente fatto le stesse cose. Nella buona e nella cattiva sorte, direbbero sull’altare.
Fonte: CDS